Domenica 21 aprile la Giornata di preghiera per le vocazioni

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Si celebra domenica 21 aprile la 61a Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che, come ricorda Papa Francesco nel suo Messaggio, invita “a considerare il dono prezioso della chiamata che il Signore rivolge a ciascuno di noi, suo popolo fedele in cammino, perché possiamo prendere parte al suo progetto d’amore e incarnare la bellezza del Vangelo nei diversi stati di vita”.
Quale filo rosso per l’approfondimento e la preghiera l’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni ha scelto la tematica “Creare casa” (ChV 217). Si tratta, spiega la scheda preparata per l’occasione, di un’esortazione rivolta “alle Chiese, alle comunità, alle parrocchie, ai presbiteri, alle famiglie, ai monasteri perché siano sempre più spazi capaci di quell’accoglienza cordiale e libera che fa crescere la vocazione sia di chi li abita che di chi li visita, diviene terreno fecondo di nuove vocazioni”. La vocazione infatti, sottolinea il testo, “ha bisogno di un terreno buono perché possa attecchire e di una casa nella quale fare Eucarestia, ringraziamento e benedizione per la Parola ricevuta e il dono di quella fraternità che è offerta della propria vita perché insieme agli altri diventi feconda nella carità, a servizio di tutti”.
È quello che è accaduto ai protagonisti dei video messi a disposizione dall’Ufficio CEI, insieme a diversi materiali (ad esempio, schemi per la Liturgia delle Ore e la Veglia), in vista della Giornata. “Mi sono accorto di un Dio che tornava a bussare alla mia porta e mi diceva ‘non temere’, racconta don Paolo Catinello, parroco ad Avola (Sr) che – con una laurea in economia in tasca e un lavoro in banca – ad un certo punto scopre la presenza dei poveri e capisce che è attraverso di loro che può servire quel Signore che, fin da giovane, lo cercava.

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“Sul mio cammino ho sempre trovato persone che mi hanno custodito, accompagnato e voluto bene”, confida suor Raffaella Spiezio, Figlia della Carità della comunità di Quercianella (Li), per la quale “la felicità è la libertà interiore e il vivere nell’accoglienza di sé e dell’altro”.

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“Questa Giornata – scrive il Papa – è sempre una bella occasione per ricordare con gratitudine davanti al Signore l’impegno fedele, quotidiano e spesso nascosto di coloro che hanno abbracciato una chiamata che coinvolge tutta la loro vita”. Come suor Maria Chiara Ciccotelli, monaca agostianiana del Monastero dei Santi Quattro Coronati (Rm) e don Francesco Andreoli, salesiano, responsabile dell’oratorio Don Bosco di Schio (Vi).

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