Il 22 aprile l’appuntamento al Policlinico Tor Vergata. Il vescovo Ambarus: “Dal convegno sui ‘Mali di Roma’ del 1974 tanti problemi non ancora debellati, oggi prendono vita nelle ‘polifragilità’ che gravano sulla Capitale. Dal Vicariato quattro percorsi tematici per avviare una riflessione sulla realtà odierna”
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Dalle difficoltà delle famiglie che devono occuparsi di un figlio con disagio mentale alle liste d’attesa per effettuare un esame diagnostico, dalla tutela della salute degli anziani a come gestire la convalescenza dei senza dimora. Sono tante le (Dis)uguglianze nella sanità, al centro dell’incontro promosso dalla diocesi di Roma per lunedì 22 aprile dalle ore 15 nell’aula Anfiteatro Giubileo 2000 del Policlinico di Tor Vergata (viale Oxford 81).
Gli ospiti
I lavori saranno aperti, alle ore 15, dall’introduzione del vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi. Seguiranno i saluti di Andrea Magrini, direttore generale e direttore sanitario del Policlinico Tor Vergata, e di Massimiliano Maselli, assessore ai Servizi Sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla persona della Regione Lazio. Quindi interverrà Sandro Spinsanti, dell’Istituto Giano per le Medican Humanities e il management in sanità, che affronterà il tema “La sanità pubblica presentata con parole oneste”. Seguirà la “Valutazione sullo stato di salute del SSN e sull’equità”, a cura di Maurizio Marceca, professore alla Sapienza Università di Roma. Dopo una breve pausa, il convegno proseguirà con una relazione di Barbara Funari, assessore alle Politiche Sociali e alla Salute del Comune di Roma, su “Quale integrazione soci-sanitaria per una tutela senza esclusioni?”. Spazio poi a una serie di testimonianze su temi come il disagio mentale, l’accessibilità alle cure, la violenza sul personale sanitario. Concluderà il vescovo Benoni Ambarus, delegato per l’Ambito della diaconia della carità. A moderare i lavori sarà la giornalista Isabella Di Chio.
Momento di ascolto e riflessione
“Nel febbraio 1974 la Chiesa di Roma fu protagonista di un evento profetico che generò speranza e suscitò grande fermento sociale”, ricorda il vescovo Ambarus. Era il convegno “La responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di giustizia e di carità nella diocesi di Roma”, ricordato poi come convegno sui “Mali di Roma”. “Purtroppo, a cinquant’anni di distanza da quell’evento – riflette il presule –, tanti problemi non sono stati ancora del tutto debellati e oggi prendono vita e forma nelle ‘polifragilità’ che gravano sulla Capitale. Di fronte a tali complesse sfide, il Vicariato promuove i lavori di (Dis)ugualianze: un percorso di quattro incontri tematici (scuola, sanità, problematiche abitative, lavoro), oltre a uno iniziale di lancio e uno finale di sintesi, per ripercorrere una lettura storica degli eventi, ma soprattutto avviare una riflessione e un discernimento comune sulla realtà romana odierna”. Il momento di ascolto sarà un’occasione “non solo per cogliere diseguaglianze e marginalità – sottolinea ancora Ambarus –, ma anche per individuare e condividere percorsi e progetti di futuro”