Ucraina, la Russia attacca nel Nord-Est. Kyiv chiede la mediazione della Cina

Vatican News

Il Paese cerca vie d’uscita alla situazione di impasse che da diverse settimane vede le forze ucraine indietreggiare rispetto alla avanzata russa. Il presidente Zelensky esorta la Cina a contribuire all’avvio di negoziati

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

Non si fermano le operazioni russe nel nord dell’Ucraina e nel Donbass. È salito a 8 morti e 18 feriti il bilancio delle vittime civili causato da un raid di Mosca che ha colpito stamani la cittadina ucraina di Chernihiv nel Nord del Paese. Il sindaco, Oleksandr Lomako, ha spiegato che si tratta di un bilancio provvisorio e che il numero dei deceduti potrebbe essere destinato ad aumentare. Inoltre nelle ultime 24 ore le forze russe hanno colpito con 35 attacchi la regione di Sumy, nel Nord-Est dell’Ucraina, dove sono state registrate oltre 200 esplosioni secondo quanto riferito dai media di Kyiv. 

Zelensky: più aiuti e iniziative diplomatiche

Intanto il presidente Volodymyr Zelensky continua a esortare la comunità internazionale a fornire aiuti militari e, inoltre, fa appello alla Cina ad essere protagonista nel tentativo diplomatico di porre fine al conflitto che dura ormai da oltre due anni. “Pechino può davvero contribuire al ripristino della pace giusta in Ucraina e alla stabilità internazionale”, ha scritto Zelensky sui social dopo l’incontro tra il cancelliere tedesco Scholz e il presidente cinese Xi Jinping. “Stiamo lavorando attivamente – ha sottolineato inoltre il capo dello Stato – per garantire che il primo vertice globale sulla pace, che si terrà in Svizzera a giugno, produca risultati positivi”. Dalla sua la Cina ritiene che ci sia ancora molto lavoro da fare prima di tenere una conferenza sulla pace che possa avere risultati efficaci.

Mosca: l’Ucraina sia neutrale

“La Russia non combatte questa guerra per i territori, ma per garanzie e accordi blindati sulla sicurezza. L’Ucraina deve essere assolutamente neutrale”, sostiene, in un’intervista al Corriere della Sera, Dmitrij Suslov, direttore del Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di Economia di Mosca, e consigliere di politica estera del Cremlino.