Isabella Piro – Città del Vaticano
I giovani si uniscano nella lotta contro la “corruzione endemica” che devasta lo Zambia: questo l’appello lanciato dalla Conferenza episcopale nazionale (Zccb), in occasione della “Giornata nazionale della gioventù”, celebrata il 12 marzo. In particolare, monsignor George Zumaire Lungu, vescovo di Chipata e presidente della Zccb, ha diffuso una nota per ribadire che un sistema sociale profondamente corrotto rappresenta “un ostacolo al processo di realizzazione di un futuro stabile e sostenibile per i giovani”, perché “li deruba dei loro sogni e blocca le possibili opportunità di far emergere il potenziale che Dio ha donato loro per il bene comune”. Per questo, i ragazzi sono stati esortati ad “unirsi alla lotta contro la corruzione ovunque essa si trovi e si palesi”, perché è necessario il contributo di tutti. “Non si può combattere da soli – ha spiegato il presule – ma bisogna agire insieme”.
La corruzione affoga la gioventù
“La corruzione è inaccettabile – ha aggiunto monsignor Lungu – perché affoga la gioventù ancor di più nella povertà, dandole poche speranze di sopravvivenza e soffocandola in scelte di vita disperate che, altrimenti, non si farebbemo mai”. Quindi, in riferimento al tema della Giornata scelto per quest’anno, ovvero “I giovani, costruire un futuro stabile e sostenibile”, il presidente della Zccb ha esortato i ragazzi a darsi da fare per creare e garantire un futuro non solo a se stessi, ma anche alle prossime generazioni: “Voi siete i preziosi agenti del cambiamento di oggi, in preparazione di un domani migliore”, ha spiegato il presule, rassicurandoli poi del sostegno costante della Chiesa “nella ricerca di un ambiente che promuova la realizzazione” dei sogni di tutti.
La forza della gioventù
“Le gioie e le speranze, le pene e le angosce degli uomini di questo tempo, specialmente di quelli che sono poveri o in qualche modo afflitti, infatti – ha sottolineato ancora monsignor Lungu – sono le gioie e le speranze, le pene e le angosce dei discepoli di Cristo”, come afferma la Costituzione pastorale “Gaudium et spes”, frutto del Concilio Vaticano II. Al contempo, il vescovo ha ribadito che “la Chiesa ha bisogno dello slancio, delle intuizioni, della fede” dei giovani, nonché della loro “pazienza” affinché la sappiano aspettare là dove essa non è ancora arrivata. Infine, l’auspicio che la gioventù possa continuare la sua “corsa in avanti”, attratta dal volto di Cristo e sospinta dallo Spirito Santo.
La Giornata nazionale della gioventù nello Zambia
Istituita dal governo zambiano nel 1966, la Giornata nazionale della gioventù ha cadenza annuale ed è una commemorazione dei disordini del 12 marzo 1962, quando numerosi giovani del Paese furono uccisi dalle forze di sicurezza coloniali. L’evento si propone l’obiettivo di valorizzare l’impegno dei ragazzi all’interno della società, nonché il loro contributo allo sviluppo del Paese, come futuri leader.