Il Papa riconfigura Santa Maria Maggiore: ai canonici compiti spirituali e pastorali

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Con un chirografo Francesco approva il nuovo Statuto e il nuovo Regolamento per il Capitolo della Basilica liberiana e conferisce all’arcivescovo lituano Makrickas tutte le facoltà per l’applicazione della nuova normativa. Il Pontefice “libera” i canonici da ogni incombenza economica e amministrativa e affida sempre a Makrickas la rappresentanza legale, gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, e diverse altre mansioni fino all’istituzione di un nuovo Consiglio di Amministrazione

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Un nuovo arciprete coadiutore, l’arcivescovo lituano Rolandas Makrickas; i canonici liberi “da ogni incombenza di carattere economico e amministrativo” per dedicarsi solo all’accompagnamento spirituale e pastorale dei fedeli; un nuovo Statuto e un nuovo Regolamento del Capitolo che prevedono, tra le altre cose, l’istituzione di un Consiglio di Amministrazione e la creazione di nuove figure come il Delegato per l’Amministrazione e il Delegato per la Pastorale, quale primo collaboratore dell’Arciprete per l’attività dei Canonici e della Basilica.

Terminato il commissariamento avviato alla fine del 2021 e affidato allo stesso Makrickas, a dicembre di quell’anno nominato Commissario Straordinario, Papa Francesco porta a termine la riconfigurazione di Santa Maria Maggiore, la Basilica da lui visitata più di un centinaio di volte e a cui è legato da un forte affetto, tanto da aver espresso il desiderio di essere un domani sepolto lì. Questa mattina, 20 marzo, è stato pubblicato il Chirografo del Papa per la Basilica Liberiana e contestualmente un Rescriptum del Sostituto della Segreteria di Stato, Monsignor Edgar Peña Parra, sui nuovi compiti dei canonici, i documenti del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento e la nomina di Makrickas, “con diritto di successione”.

Riordino di Capitolo e Basilica

Nel Chirografo Francesco ricorda di aver affidato il 14 dicembre 2021 a un Commissario Straordinario, affiancato da un’apposita Commissione, “l’incarico di provvedere al riordino della vita del Capitolo e della Basilica, per il maggior bene del popolo di Dio”. Sono secoli che il Capitolo custodisce i tesori di Santa Maria Maggiore, come l’effige della Salus Populi Romani (a cui il Papa affida ogni viaggio apostolico) e la reliquia della Sacra Culla, cura il decoro delle celebrazioni liturgiche e accoglie i fedeli che vi si radunano. “Oggi, al termine del commissariamento – scrive il Pontefice – ritengo opportuno liberare i Canonici da ogni incombenza di carattere economico e amministrativo, affinché possano dedicarsi, pienamente e con rinnovato vigore, all’accompagnamento spirituale e pastorale che i pellegrini di tutto il mondo cercano e desiderano trovare, varcando le soglie del primo Santuario mariano d’Occidente”.

I compiti dell’arciprete coadiutore

Con il documento il Papa approva quindi Statuto e Regolamento, stilati – sottolinea – “ispirandosi ai principi e ai criteri della costituzione apostolica Praedicate Evangelium”, e conferisce a monsignor Makrickas “tutte le facoltà necessarie per la moderazione e l’applicazione della nuova normativa e per il governo del Capitolo”. Il Santo Padre dispone, inoltre, che il nuovo arciprete coadiutore “continui ad esercitare la legale rappresentanza” e che mantenga “la potestà di porre atti di ordinaria e straordinaria amministrazione”.

Questo fino alla istituzione di un Consiglio di Amministrazione – tra le novità del nuovo Statuto – a cui, come stabilisce l’articolo 48, viene affidata la gestione dei beni del Capitolo.

Un delegato per la pastorale un delegato per l’amministrazione

Sempre a Makrickas il Papa attribuisce “le mansioni spettanti al vicario dell’Arciprete, al delegato per la Pastorale e al delegato per l’Amministrazione, fino alle rispettive nomine”. Queste ultime due sono figure nuove nell’organigramma della Basilica; in particolare il Delegato per la Pastorale è il primo collaboratore dell’Arciprete per l’attività dei Canonici e di Santa Maria Maggiore che opererà in stretta sinergia col Cerimoniere, coordinando i servizi attinenti all’aspetto pastorale e alle cerimonie.

Il Consiglio di Amministrazione

I due delegati, insieme all’arciprete che lo presiede, comporranno il Consiglio di Amministrazione, con un rappresentante del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e un rappresentante dell’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica). Tutti i membri, si legge, rimangono in carica per cinque anni e possono essere confermati; il loro mandato avrà termine con l’approvazione del bilancio consuntivo relativo all’ultimo esercizio. Le sedute del CdA, viene stabilito, potranno essere svolte in presenza o da remoto in base alle necessità. Si riunisce, su convocazione dell’Arciprete, almeno due volte all’anno ed ogni qualvolta vi sia una richiesta motivata da parte di almeno tre dei suoi membri. In assenza dell’Arciprete le riunioni del CdA sono presiedute dal Delegato per l’Amministrazione. Sempre il Consiglio “programma, delibera e verifica le linee dell’amministrazione strategica del Capitolo”, dando direttive e mandati: all’APSA per la gestione del patrimonio immobiliare capitolare a reddito ad essa affidato secondo lo specifico Accordo; al Delegato per l’Amministrazione per la gestione dei restanti beni e per le attività della Basilica. Il CdA stabilisce annualmente l’importo degli emolumenti da corrispondere a ecclesiastici, religiosi e laici che prestano la loro opera a favore del Capitolo o della Basilica. E, dopo aver ricevuto budget e rendiconto, predispone ogni anno i Bilanci (preventivo e consuntivo) nei modi e nei termini stabiliti dalla Segreteria per l’Economia.

Canonici e i coadiutori del Capitolo “onorari”

Tra le altre novità principali dello Statuto una riguarda i canonici e i coadiutori del Capitolo che hanno raggiunto o che raggiungeranno l’ottantesimo anno di età: essi assumono lo status di Canonici onorari e di Coadiutori onorari e fino a quando le condizioni di salute e di autosufficienza lo consentiranno “conserveranno il comodato dell’appartamento di cui già godono, il titolo di Protonotario Apostolico soprannumerario e le vesti proprie”. I Coadiutori onorari godranno di un canone di locazione agevolato e, insieme ai Canonici onorari, potranno “proseguire nell’esercizio dell’attività liturgico-pastorale volontaria in Basilica” e “continuare a percepire l’assegno capitolare”. Potranno, inoltre, “usufruire della possibilità di sepoltura presso il Cimitero dei canonici”. Sempre i canonici onorari sono “esonerati da tutti gli obblighi” verso il Capitolo e, di conseguenza, “non prendono parte alle Sessioni Capitolari”. Medesime previsioni, ha stabilito sempre il Papa, si applicano anche a quei Canonici e Coadiutori che, pur non avendo ancora compiuto l’ottantesimo anno di età, “da tempo non assistono alle celebrazioni liturgiche e non partecipano alle Sessioni Capitolari”.

Vengono, poi, eliminati i Coadiutori del Capitolo, ma viene introdotta la possibilità di chiamare sacerdoti in aiuto del Capitolo in casi straordinari. Infine, secondo le nuove disposizioni, il Maestro della Cappella Musicale Liberiana dovrà essere scelto tra i direttori di chiara fama. Il contratto avrà una durata di cinque anni rinnovabili.