In una nota la Conferenza Episcopale italiana elenca i temi simbolici di questi undici anni di Francesco sul Soglio di Pietro: “Buonasera, gioia, Vangelo, misericordia, amore, famiglia, giovani, fratellanza, Creato, riforma, Chiesa”
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I vescovi italiani fanno gli auguri al Papa per l’undicesimo anniversario di pontificato che ricorre oggi, 13 marzo 2024, attraverso undici parole, pietre miliari del pontificato. ”Buonasera è il primo saluto rivolto al mondo intero, segno di immediatezza e familiarità. Gioia – osserva la presidenza della Conferenza Episcopale italiana in un comunicato – è invito costante a testimoniare con il sorriso la radicalità della fede. Vangelo è incontro, ancora oggi e sempre, con il Signore che si dona. Misericordia è esperienza continua del perdono di Dio.Amore è il punto di congiunzione del nostro rapporto con Dio e con gli altri”.
Fratellanza, via da seguire per un futuro
”Famiglia – sottolinea la CEI – è il luogo dove s’impara ad amare e a uscire da sé stessi. Giovani: non una categoria, ma il presente della nostra storia. Fratellanza è la via da seguire per un futuro di pace e convivenza. Creato è la nostra Casa comune da salvaguardare contro le logiche predatorie. Riforma è la conversione missionaria cui siamo tutti chiamati. Chiesa è la comunità dei discepoli missionari che vivono il Vangelo”.
L’impegno ad annunciare il Vangelo
”Nel fare memoria di quel 13 marzo 2013 – sottolineano i presuli – rinnoviamo dunque l’impegno ad annunciare il Vangelo in questa nostra storia. Siamo convinti che questo sia il regalo più bello che possiamo donarLe: Evangelii gaudium, la gioia del Vangelo! Vogliamo essere, con la Sua paterna guida, sempre più una Chiesa sinodale che cammina in compagnia del Risorto, preoccupata non di salvaguardare sé stessa e i propri interessi, ma di servire il Vangelo in stile di gratuità e di cura, coltivando la libertà e la creatività proprie di chi testimonia la lieta notizia dell’amore di Dio rimanendo radicato in ciò che è essenziale”. In conclusione, i vescovi della CEI scrivono al Pontefice: “Rinnovandole la gioia della nostra disponibilità, le assicuriamo la preghiera delle Chiese che sono in Italia”.