Francesco a San Pio V, il parroco: una incontenibile gioia

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Francesco nel pomeriggio si recherà nella parrocchia romana del quartiere Aurelio per presiedere l’iniziativa penitenziale “24 Ore per il Signore”. Don Donato la Pera: “Tra i fedeli molta emozione. I biglietti gratuiti per entrare in chiesa sono andati a ruba, previste persone anche da fuori zona. La cerimonia sarà molto sobria”

Federico Piana – Città del Vaticano

“Una grande, incontenibile, gioia”. Don Donato la Pera sintetizza così il sentimento che domina i cuori dei suoi fedeli pronti ad accogliere Papa Francesco che questo pomeriggio si recherà nella parrocchia romana per presiedere l’iniziativa quaresimale di preghiera e riconciliazione intitolata ’24 ore per il Signore’. “Per questo evento ci siamo organizzati coinvolgendo tutti i collaboratori pastorali e iniziando a distribuire i biglietti gratuiti per l’accesso in chiesa – che sono andati a ruba- e preparando le persone che vorranno vivere l’Adorazione Eucaristica e accostarsi al sacramento della confessione”, dice don la Pera.

Ascolta l’intervista a don Donato la Pera

Anche il Papa in confessionale

Il parroco spiega che il Papa dovrebbe arrivare in parrocchia intorno alle 16.30: “A questo punto saluterà le persone che lo attendono fuori. Poi entrerà in chiesa e inizierà la celebrazione penitenziale: la veglia, la liturgia della Parola, l’esposizione del Santissimo Sacramento e le confessioni”. Anche il Papa, aggiunge don la Pera, “confesserà dieci penitenti. La funzione si concluderà con la benedizione eucaristica. Sarà una celebrazione molto sobria nello stile di questo tempo di Quaresima”.

Parrocchia accogliente

Quella nella quale Francesco si recherà oggi, è una parrocchia che si trova nel quartiere Aurelio, a due passi dalla Basilica di San Pietro. “Qui c’è molta gente semplice – ricorda il parroco – che ha a cuore i sacramenti e che partecipa alle tante iniziative dei nostri gruppi. Dal punto di vista della pastorale, l’accoglienza è stata sempre un punto di forza della nostra comunità mentre un’emergenza attuale che ci riguarda direttamente è la solitudine che molti dei nostri anziani e malati stanno vivendo e alla quale cerchiamo di rispondere con amore e vicinanza”.