Haiti: rapiti sette religiosi

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Continuano i sequestri ai danni di uomini di Chiesa nel Paese caraibico. Sei Fratelli del Sacro Cuore sono stati prelevati dai gruppi armati mentre andavano in una scuola, mentre un altro sacerdote è stato preso dopo la celebrazione della Messa a Port-au-Prince. Operato monsignor Dumas, colpito da un’esplosione domenica scorsa

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Sei Fratelli del Sacro Cuore sono stati rapiti questa mattina, 23 febbraio 2024, mentre si recavano alla missione dell’École Jean XXIII ad Haiti. “Preghiamo per la loro liberazione e per la fine di questa piaga dell’insicurezza”, scrivono in un comunicato i religiosi e le religiose locali, che sottolineano come la scuola sia l’unica ancora in funzione nella zona ad alto rischio al centro della capitale di Port-au-Prince. Rapito anche un sacerdote che aveva appena celebrato la Messa nella Cappella di Nostra Signora di Fatima nel quartiere Bicentenaire della capitale.

Operato monsignor Dumas

Intanto monsignor Pierre-André Dumas, vescovo di Anse-à-Veau e Miragoâne, ha subito due interventi chirurgici dopo essere stato ferito domenica scorsa da un’esplosione nella casa dove alloggiava durante una visita a Port-Au-Prince. Monsignor Dumas sta meglio e ha cominciato a mangiare, riferiscono fonti locali, e sarà trasferito oggi o domani in un ospedale di Miami.

Continua l’insicurezza e l’instabiltià

La situazione nel Paese caraibico rimane gravissima per quanto riguarda l’insicurezza causata dalla forte instabilità politica e la polizia che non riesce a contrastare le bande armate che imperversano soprattutto nella capitale.  Sacerdoti e religiosi sono spesso l’obiettivo dei rapimenti dai gruppi criminali, allettati dalla convinzione che la Chiesa haitiana sia ricca e possa pagare i riscatti. L’ultimo grave episodio risale a circa un mese fa quando sei suore furono sequestrate da un autobus. In quell’occasione Papa Francesco rivolse all’Angelus del 21 gennaio una preghiera “per la concordia sociale” ad Haiti e un invito a tutti “a far cessare le violenze che provocano tante sofferenze a quella cara popolazione”.