Telegramma di cordoglio di Francesco, a firma del cardinale Parolin, all’arcivescovo Benavent. Il Pontefice assicura la sua preghiera a tutte le persone colpite dal rogo che ieri ha quasi totalmente distrutto un complesso residenziale di 14 piani. Finora quattro vittime accertate e diversi feriti e dispersi
Vatican News
Dolore e vicinanza alle famiglie delle vittime e ai feriti e ai dispersi. Sono i sentimenti espressi da Papa Francesco in un telegramma di cordoglio per quanti sono stati colpiti ieri, giovedì 22 febbraio, dal devastante incendio che ha quasi completamente distrutto un complesso residenziale di 14 piani nel quartiere Campanar a Valencia, in Spagna. Il telegramma, a firma del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, è indirizzato all’arcivescovo di Valencia, Enrique Benavent Vidal.
Vicino alle famiglie delle vittime
Nel messaggio il Pontefice assicura di aver seguito “con attenzione” le notizie del terribile incendio che è costato diverse perdite umane e ha provocato un disastro di ampie proporzioni. Mentre si cerca di capire cosa abbia scatenato il rogo, sono quattro le vittime finora registrate, avvistate ieri sera dai droni del Vigili del Fuoco, mentre si stimano in almeno 15 dispersi e numerosi feriti.
Preghiere alla patrona Nuestra Señora de desamparados
Il Papa, si legge nel telegramma, “affida le anime dei defunti alla Misericordia Divina” e “assicura la sua vicinanza spirituale al popolo valenciano e a tutte le famiglie delle persone colpite”, per le quali “prega il Signore di dare loro forza in questo momento di dolore”. Da Francesco preghiere anche per quanti sono ora impegnati “nei lavori di estinzione e di ricerca”. Infine il Pontefice invoca “l’intercessione di Nuestra Señora de desamparados”, la Vergine degli abbandonati, patrona di Valencia, e del patriarca San Giuseppe; quindi impartisce “la confortante benedizione apostolica”, come segno di “speranza in Cristo risorto”.
La dinamica dell’incendio
Il fuoco nell’edificio è divampato intorno alle 17.30 di ieri dall’ottavo piano. Le fiamme si sono presto propagate lungo tutto lo stabile, estendendosi anche alla costruzione adiacente. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno lavorato senza sosta per cercare di domare le fiamme. Dopo che per ore è stato impossibile entrare all’interno della struttura, a motivo del rischio di possibili crolli, è stata messa in sicurezza la struttura della torre 1 dei 14 piani; quindi Polizia scientifica e Vigili del fuoco sono entrati nell’edificio. Lo ha annunciato in una dichiarazione ai cronisti l’assessore regionale alla Giustizia, Elisa Nunez, segnalando anche la mobilitazione di “quattro squadre di medici forensi e fra quattro e otto équipe per realizzare gli esami autoptici” e rendere più rapida l’identificazione delle vittime.