Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Il Parlamento europeo ha deciso che i tre eurodeputati catalani, Carles Puigdemont, Toni Comi’n e Clara Ponsatì, non hanno più l’immunità. I deputati si sono così espressi con 400 voti favorevoli, 248 contrari e 45 astenuti. I tre devono rispondere in Spagna dei reati di sedizione e malversazione in merito ai fatti avvenuti nell’ottobre 2017, quando Puigdemont organizzò un referendum locale sull’indipendenza della Catalogna, consultazione che la costituzione spagnola definisce illegale in quanto su possibili modifiche territoriali del Paese si deve pronunciare tutto il popolo spagnolo. Fu quello un periodo di manifestazioni giornaliere con duri interventi delle forze dell’ordine, Quando la magistratura di Madrid emise i relativi mandati di arresto, Puigdemont e gli altri due deputati optarono per l’espatrio a Bruxelles allo scopo di evitare di finire in carcere. Dopo la decisione del Parlamento europeo ora la possibile estradizione dei tre leader in Spagna, che la richiede da sempre, è nelle mani della giustizia belga e di quella scozzese per la Ponsatì.
Tutto nelle mani dei giudici
La magistratura spagnola, in attesa di emettere un nuovo mandato d’arresto europeo nei confronti dei tre eurodeputati, chiederà il parere della Corte di Giustizia di Bruxelles. Il giudizio dei giudici europei vale come garanzia sulla buona riuscita di eventuali altri passi che quelli spagnoli stanno per compiere. Intanto, anche i legali di Carles Puigdemont annunciano ricorso alla Corte di Giustizia Europea, mentre un tribunale spagnolo ha revocato la semilibertà nei confronti di altri sette leader indipendentisti. Insomma il confronto continua tra Madrid, che afferma che la Catalogna è una questione interna e non europea e chi parla di persecuzione politica in atto.