In udienza da Francesco i presidenti di Colombia e Kazakhstan: focus sulla pace

Vatican News

Il Papa ha ricevuto oggi Kassym-Jomart Tokayev, il leader kazako incontrato nel viaggio del 2022. Con il Pontefice 20 minuti di colloquio, poi l’incontro con Parolin e Gallagher in Segreteria di Stato su conflitti, questioni umanitarie, dialogo interreligioso. Trentacinque minuti il dialogo, invece, tra il Papa e Gustavo Petro, per la terza volta in Vaticano, la prima da presidente. Con il leader colombiano, di ritorno da Davos, ribadita la positiva collaborazione tra Chiesa e Stato

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

“Da Davos partiamo per una riunione con Papa Francesco con il quale parleremo di questioni come la pace in Colombia e nel mondo”. In un post sul suo account X, il presidente colombiano Gustavo Petro annunciava nei giorni scorsi l’incontro con il Papa, subito dopo il World Economic Forum al quale ha preso parte con altri circa 2.800 capi di Stato e di governo e rappresentanti del mondo della politica e dell’economia. Nell’evento economico mondiale, il presidente colombiano ha sostenuto la difesa dell’Amazzonia alla luce dell’enciclica Laudato si’.

L’udienza con Francesco si è svolta questa mattina, 19 gennaio, nel Palazzo Apostolico vaticano, in una mattinata ricca di udienze, tra cui figurava quella a Kassym-Jomart Tokayev, presidente del Kazakhstan, Paese visitato dal Pontefice nel settembre 2022. Entrambi, dopo il colloquio riservato con il Papa, hanno incontrato in Segreteria di Stato il cardinale Pietro Parolin e monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.

Il Papa e Gustavo Petro

Dialogo, giustizia sociale, riconciliazione

“Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato – riferisce una nota della Sala Stampa vaticana circa l’udienza a Petro – è stato espresso compiacimento per le buone relazioni tra la Colombia e la Santa Sede, sottolineando la positiva collaborazione tra la Chiesa e lo Stato in vista della promozione del dialogo, della giustizia sociale e della riconciliazione”. Nella conversazione, anche un focus “sulla situazione socio-politica, sul fenomeno migratorio e sulla tutela dell’ambiente nella Regione”.

Il presidente del Paese sudamericano, segnato ancora da narcotraffico o episodi di violenza, come l’uccisione di 188 leader sociali nel 2023 per la loro difesa dei diritti umani, aveva fatto sapere, in alcune interviste rilasciate prima di oggi, che avrebbe parlato con il Pontefice della “pace colombiana in primo luogo, con tutto ciò che questo comporta”. Un riferimento anche al dialogo tra governo e rappresentanti dell’ELN, la maggiore formazione guerrigliera ancora attiva nel Paese, circa il raggiungimento di una tregua. Uno dei punti al centro del piano di governo di Petro. Il quale aggiungeva di voler discutere con il Papa della “pace mondiale”, sottolineando che “il ruolo della Chiesa cattolica nella costruzione della pace in Colombia è stato finora eccezionale”.

Un momento dell’udienza

Per la terza volta Petro in Vaticano

Con l’udienza di oggi è la terza volta che Gustavo Petro incontra Francesco, la prima da capo di Stato dopo l’elezione dell’agosto 2022. Nel febbraio di quell’anno aveva visto il Papa quando era candidato alla presidenza della Colombia e ancor prima, nel 2015, da sindaco di Bogotà, si era recato in Vaticano per un evento sui temi di schiavitù moderna e cambiamento climatico. Trentacinque minuti il colloquio riservato con il Papa (dalle 9.55 alle 10:30), al quale il capo di Stato, durante il consueto scambio di doni, ha regalato un caffè del suo Paese e una ruana, un poncho caratteristico degli altipiani di Cundinamarca e considerato un simbolo nazionale. Francesco ha ricambiato con una scultura in bronzo raffigurante due mani che si uniscono e sullo sfondo una donna con un bambino e una nave di migranti con la frase “Riempiamo le nostre mani con altre mani”. Insieme a questo anche i volumi dei documenti papali e il Messaggio per la Pace di quest’anno.

L’incontro con il presidente kazako Tokajev

Urgente impegno per la pace e la stabilità nel mondo

Prima dell’udienza al leader colombiano, Francesco si è intrattenuto a colloquio con Tokayev, il presidente kazako incontrato nel viaggio apostolico a Nur-Sultan del 13-15 settembre 2022. Tokayev aveva accompagnato il Papa nel primo appuntamento nel Qazaq Concert Hall per l’incontro con autorità e corpo diplomatico e in altri eventi della visita. Oggi ha dialogato con il Papa per 20 minuti, nella Biblioteca del Palazzo Apostolico. “Nel corso dei cordiali incontri in Segreteria di Stato – informa sempre la Sala Stampa vaticana – è stato espresso compiacimento per le buone relazioni tra la Santa Sede e il Kazakhstan, con particolare riferimento alla mutua collaborazione nell’ambito del dialogo interreligioso, e si è auspicato un ruolo sempre più attivo dei credenti nella vita della Nazione in favore del bene comune”. Ci si è poi soffermati, prosegue la nota, “su temi di carattere regionale e internazionale, con speciale attenzione ai conflitti e alle questioni umanitarie, rilevando l’importanza dell’urgente impegno per la promozione della pace e per la stabilità nel mondo”.

Anche con Tokayev scambio dei doni. Dal presidente un mosaico raffigurante il Lago Karakol e un’opera di artigianato locale dedicata alla pace. Papa Francesco ha invece donato una maiolica raffigurante una statua di San Pietro benedicente con sullo sfondo la cupola della Basilica di San Pietro. In dono ancjh i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno, il volume su l’Appartamento Pontificio delle Udienze, a cura della Prefettura della Casa Pontificia.

Tokayev con monsignor Gallagher