Questo pomeriggio, nella Basilica Vaticana, la celebrazione eucaristica di Francesco per la memoria della Beata Vergine Maria di Guadalupe che ricorre oggi, 12 dicembre. Quella impressa nel mantello di San Juan Diego Cuauhtlatoatzin, è l’immagine della prima discepola, della madre dei credenti, della stessa Chiesa, afferma il Pontefice. Maria è la madre e questo messaggio semplice ci difende da tante ideologie sociali e politiche che usano la realtà guadalupana per fare soldi
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
L’immagine, la tilma, le rose: è questo il messaggio della Madonna di Guadalupe. Francesco lo sottolinea nella Messa celebrata nella Basilica di San Pietro in lingua spagnola nella festa della Beata Vergine Maria di Guadalupe. A compiere i gesti liturgici della celebrazione il prefetto del Dicastero per i Vescovi il cardinale Robert Prevost e al fianco del Papa oltre trecento concelebranti, fra porporati, vescovi e sacerdoti. Nella sua breve omelia Francesco rimarca ai 3mila fedeli presenti il significato di quanto si è prodigiosamente impresso nel mantello di San Juan Diego Cuauhtlatoatzin nel dicembre del 1531.
È l’immagine della prima discepola, della madre dei credenti, della stessa Chiesa, che rimane impressa nell’umiltà di ciò che siamo e abbiamo, che non vale molto ma che sarà qualcosa di grande davanti agli occhi di Dio, impressa nella tilma.
Profumare la propria fragile realtà con opere di bene
Ma è soprattutto su quei fiori protagonisti del prodigio di Guadalupe che il Papa si sofferma, precisando che “nella mistica, rappresentano le virtù che il Signore infonde nel cuore” e che “non sono opera nostra”. “L’atto di raccoglierli ci rivela che Dio vuole che accogliamo questo dono, che profumiamo la nostra fragile realtà con opere di bene, crescendo nella virtù ed eliminando odio, timori” chiarisce Francesco.
Le virtù che il mondo non ha
L’immagine di Maria impressa sulla veste di Juan Diego, è il suo “esserci” fra di noi, fa notare il Papa, aggiungendo che “questo esserci, è rimanere permanentemente impressa in quei poveri abiti, profumati da virtù raccolte in un mondo che sembra incapace di produrle”, le quali “riempiono la nostra povertà nella semplicità di piccoli gesti di amore, che illuminano la nostra tilma, senza che ce ne rendiamo conto, con l’immagine di una Chiesa che porta Cristo nel suo grembo”.
Maria, madre nostra
Infine Francesco, richiama ancora l’immagine, la tilma e le rose di Guadalupe, che ci dicono che Maria è madre, al fianco di tutti noi, e trasmettono un messaggio semplice.
E questo messaggio ci difende da tante ideologie sociali e politiche con le quali così fortemente la realtà guadalupana è spesso usata per darsi una base, giustificarsi e fare soldi. Il messaggio di Guadalupe non tollera ideologie di alcun genere. Solo l’immagine, la tilma, le rose.