Nel dopo Angelus, Francesco parla del prossimo viaggio a Dubai per il vertice sul cambiamento climatico e saluta i giovani che oggi celebrano la Giornata mondiale della Gioventù a livello diocesano
Alessandro De Carolis – Città del Vaticano
Non ci sono solo i missili e le stragi orribili contro persone, inermi, i carri armati che avanzano e sparano negli spazi enormi dell’Ucraina o negli anfratti di un quartiere a Gaza. C’è “un altro grande pericolo”, il clima, che minaccia il mondo, che richiede massima attenzione e soprattutto impegno. Quello che il Papa si appresta a chiedere ai capi del pianeta il prossimo fine settimana, quando volerà a Dubai per intervenire alla COP28, il vertice Onu dedicato a questo tema.
Salvare la casa comune
Il cambiamento climatico “mette a rischio la vita sulla Terra, specialmente le future generazioni”, ribadisce Francesco nel post
Tra i pensieri di questa domenica non manca quello per le ragazze e i ragazzi che celebrano in tutto il mondo, a livello di Chiese particolari, la 38.ma Giornata mondiale della gioventù. Il tema, ricorda Francesco, è “Lieti nella speranza”, in continuità con la GMG di Lisbona e dal Papa arriva un “abbraccio i giovani, presente e futuro del mondo” e un incoraggiamento “a essere protagonisti gioiosi della vita della Chiesa”.