Pubblichiamo il testo integrale dell’omelia del vescovo di St-Jérôme-Mont-Laurier (Canada) della Messa di lunedì 2 ottobre celebrata alla Fraterna Domus di Sacrofano dove si tiene il raduno spirituale al quale stanno partecipando i membri, i delegati fraterni e gli inviati speciali del Sinodo dei vescovi
Monsignor Anthony Randazzo, vescovo di St-Jérôme-Mont-Laurier (Canada)
Angelo di Dio, che sei il mio custode illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
Questo semplice testo è una delle prime preghiere che mia madre mi ha insegnato accompagnandomi nel cammino di fede. Insieme a mio padre, i suoi sforzi per plasmare la mia fede camminando con me sono stati l’inizio del cammino sinodale nella mia vita.
Immagino che molti di noi abbiano imparato il valore di queste preghiere e di questo accompagnamento in tenera età, quando i cuori e le menti erano innocenti e liberi, non condizionati da quella sofisticazione della religione che a volte si insinua nella vita ecclesiale, nel ministero e nella missione.
L’esortazione di Gesù nel Vangelo di oggi ci ricorda che la fede dei bambini è la chiave del regno dei cieli.
La fede dei bambini non è una fede infantile, cioè timorosa e sospettosa. I bambini possono insegnarci molto sulla vita, sull’amore e sulla fede in Dio. Possono anche insegnarci come camminare con gli altri senza giudizi, manipolazioni o imposizioni.
Dato che il bambino è amato per primo dai suoi genitori, è naturale che egli si fidi del fatto che essi gli offrono conoscenza, comprensione e saggezza, addirittura maggiori di quelle che in realtà possiedono. In questo stesso spirito, essendo stati amati per primi da Dio, anche noi siamo invitati ad ascoltare e a dialogare nello Spirito Santo. Siamo invitati a fidarci e a rispettare i suggerimenti, le prospettive e i contributi degli altri tanto quanto i nostri.
I bambini sanno di non avere tutte le risposte. Lo si vede facilmente dalla miriade di domande che spesso pongono.
Una persona con la fede di un bambino non ha paura di rivelare la propria vulnerabilità. La fede del bambino mantiene il credente umile e libero.
Fratelli e sorelle, chi ha la fede di un bambino è colui che sa distaccarsi dalle proprie idee quando vede che non corrispondono alla verità del Vangelo; quando alla luce del Vangelo si rende conto che le opinioni, le ideologie e le filosofie, insieme alle strategie e ai piani, sono semplicemente strutture amministrative e politiche prive dello Spirito del Vangelo.
Una fede infantile cerca il consenso a tutti i costi. Eppure, il consenso non porta alla verità. La verità porta al consenso.
Ora ecco un’affermazione audace che potrebbe lasciare alcuni perplessi: il credente troppo sicuro di sé, amministrativo, super sofisticato, che non è aperto alla conversione continua a Cristo, non è né autentico né onesto. Questo tipo di credente farà fatica ad abbracciare la missione pastorale del Corpo di Cristo. La comunione, la partecipazione e la missione rimarranno semplicemente piani e strategie utilizzati per costringere l’intero popolo di Dio a rinnovarsi con il pretesto della riforma.
Una missione pastorale, che inizia e termina con Gesù Cristo, permetterà la conversione personale e comunitaria, il rinnovamento e la rigenerazione del Corpo di Cristo.
Gli angeli sono i messaggeri di Dio. Sono i nostri compagni di viaggio mentre percorriamo insieme questo cammino di discepolato. Ci rivelano i pensieri di Dio, ma ancora di più ci rivelano l’amore di Dio per noi e per tutta la creazione.
Nelle Scritture, coloro che sono autentici nella fede sono coloro che sono aperti alla Parola rigenerante di Dio nella loro vita.
Per il cristiano fedele l’invito è sempre quello di accogliere il messaggio che Dio ti ama e ha un progetto per la tua vita. Questo stesso messaggio ci ricorda che il peccato ti distruggerà e che Gesù Cristo è morto per salvarti.
Quindi, sorelle e fratelli, oggi il Vangelo ci esorta ad ascoltare la Parola del Signore e ad accogliere la verità del Vangelo nella nostra vita.
Pentiti e credi alla Buona Novella. Ricevi lo Spirito Santo, vivi la tua vita in Cristo e rimani nel suo corpo, la Chiesa. Poi, come quei messaggeri celesti di Dio, accompagna gli altri, cerca la verità di Cristo e predica il Vangelo con la tua vita, andando a fare discepoli per il Signore.