Nell’anniversario della scomparsa del compositore franco-fiammingo, i Programmi Musicali della nostra emittente propongono una puntata di “Domenica in Musica” con interviste al regista Marco Zarrelli, autore del film sul grande polifonista “Il padrone delle note”, e al direttore di coro Walter Testolin
Vatican News
Già noto come grande compositore, moriva il 27 agosto del 1521 a Condé sur L’Escaut, nel Nord della Francia, Josquin Desprez. Osannato e rispettato, per cinque anni è stato anche “Cantore pontificio”, era membro, cioè, di quella che oggi è la Pontificia Cappella Musicale Sistina. In Italia era conosciuto come Gioacchino d’Ascanio, essendo al servizio del cardinale Ascanio Sforza. In occasione dell’anniversario della morte, i Programmi Musicali della Radio Vaticana mandano in onda, domenica 27 agosto, alle 10, una trasmissione speciale di Domenica in Musica, con interviste al regista Marco Zarrelli, autore del lungometraggio “Il padrone delle note” – un docufilm sul grande polifonista presentato in anteprima a luglio che tornerà nelle sale a settembre -, e a Walter Testolin, direttore di coro, tra i massimi esperti di Desprez.
La produzione
Desprez, artista che con la sua musica ha segnato il Rinascimento, è autore di una ventina di messe, tra le quali la Missa de beata Virgine e la Missa Pange lingua, composte secondo varie tecniche, di un centinaio di mottetti, tra cui il Miserere e il Virgo serena, e di oltre 50 opere vocali profane in francese e italiano che abbracciano varie tematiche, come Mille regretz e Scaramella va alla guerra. La sua opera, aperta a tutte le forme e a tutte le tecniche note fra il XV e XVI secolo, può essere definita la sintesi di una cultura musicale ma anche un’anticipazione dei percorsi evolutivi della polifonia europea.
La vita
Nato fra il 1450 e il 1455, probabilmente nei dintorni di San Quintino, in Piccardia, territorio conteso tra il Regno di Francia e il Ducato di Borgogna, il compositore ha viaggiato molto durante la sua vita. Nel 1466 viene adottato dalla famiglia degli zii Lebloitte, che avevano Desprez come soprannome di famiglia, a Condé-sur-l’Escaut. Cantore a San Quintino nella basilica reale, tra il 1477 e il 1478 passa alla cappella di Renato d’Angiò ad Aix-en-Provence. Qualche anno dopo è al servizio della corte milanese degli Sforza ed è poi al seguito del cardinale Ascanio Sforza. Proprio nel periodo in cui è sotto la sua protezione, entra a far parte della cappella pontificia a Roma. Dopo alcuni viaggi in Francia, si trasferisce per un certo periodo a Ferrara per servire Ercole I d’Este, per il quale scrive la messa Hercules dux Ferrarie. Si sposta, poi, in Francia, dopo il 1505, ma continua a viaggiare. Muore una quindicina d’anni dopo nella stessa cittadina dove aveva trascorso la fanciullezza.