La preghiera del Papa all’Angelus per le 41 vittime del naufragio nei giorni scorsi nel Mediterraneo: dolore e vergogna. Il Pontefice incoraggia gli sforzi di politica, diplomazia e di tutti coloro che operano per prevenire i naufragi e soccorrere i naviganti
Paolo Ondarza – Città del Vaticano
È accorato l’appello del Papa all’Angelus per l’ennesima tragedia del mare consumatasi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia: “Dall’inizio dell’anno – osserva – già quasi 2000 uomini, donne e bambini sono morti in questo mare cercando di raggiungere l’Europa. È una piaga aperta nella nostra umanità”.
Dolore e vergogna
Il Vescovo di Roma esprime “dolore e vergogna” poi incoraggia le forze politiche e diplomatiche “che cercano di sanarla in uno spirito di solidarietà e di fratellanza, come pure l’impegno di tutti coloro che operano per prevenire i naufragi e soccorrere i naviganti”.
Oggi mille trasferimenti da Lampedusa
Nella tragedia , avvenuta martedì scorso, 41 migranti sono morti a seguito del ribaltamento di un barchino su cui erano a bordo da cinque giorni, salpato da Sfax in Tunisia. Tra le vittime anche tre bambini. Quattro i superstiti trasferiti ieri da Lampedusa. “Hanno chiesto di proseguire il loro viaggio restando uniti e così è stato fatto”. Ha specificato Pierluigi De Ascentiis, dell’area Emergenze della Croce Rossa Italiana a Lampedusa aggiungendo che nella giornata odierna sono previsti circa mille trasferimenti, mentre la presenza di ospiti all’interno della struttura è di 2.610 persone. Intanto, anche questa domenica il Mediterraneo è ancora luogo di morte e disperazione. Stamane La Guardia Costiera italiana ha recuperato un cadavere al largo dell’isola Marettimo, nella Sicilia Occidentale. Si tratta di uno dei due dispersi del naufragio che si è verificato al largo di Marettimo ieri sera, a seguito del quale 11 persone sono state soccorse dai mezzi della Guardia Costiera. A bordo della barca, secondo le testimonianze, dovevano essere 13. Alle ricerche partecipano 3 motovedette e un elicottero della Guardia Costierea.
Si continua a morire nei mari d’Europa
Le stragi legate alle migrazioni non conoscono pause anche in altri mari che bagnano l’Europa: almeno sei persone sono morte e due risultano ancora disperse dopo che una barca che tentava di attraversare la Manica dalla Francia si è capovolta, secondo le autorità francesi. Parallelamente, nel sud del Mediterraneo, almeno due migranti sono morti, tra cui un bambino, e altri 5 sono dispersi dopo il naufragio di un’imbarcazione con almeno 20 persone a bordo. La barca è colata a picco a soli 120 metri dalla costa di Gabés, nel sud-est della Tunisia. Lo ha annunciato la Guardia nazionale tunisina, precisando che sono in corso ricerche per trovare i dispersi; ma nel golfo di Gabes le correnti sono molto forti e le speranze di trovare qualcuno in vita sono minime. Il tema dell’immigrazione sarà al centro di Med23 “Rencontres Méditerranéennes”a Marsiglia, il festival a cui il 22-23 settembre prossimi prenderà parte Papa Francesco insieme a rappresentanti di tutte e le confessioni e religioni del Mediterraneo. ‘Incontri mediterranei’ si svolgerà nella città francese dal 17 al 24 settembre 2023.