Papa Francesco: il popolo ucraino ogni giorno è nel mio cuore

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Nei saluti del dopo Angelus il Pontefice torna con il pensiero alla guerra in atto nell’Est Europa e, ammirando l’infiorata sua via della Conciliazione, allestita per la festività dei Santi Pietro e Paolo, chiede di non stancarsi di pregare per la pace. L’abbraccio al “caro fratello” patriarca Bartolomeo in occasione della presenza a Roma di una delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

L’infiorata sul tema della pace, organizzata per i Santi patroni di Roma, Pietro e Paolo, ispira le parole di Francesco dei saluti del post Angelus, quando ringraziando la proloco della capitale, il Papa parla dei bellissimi fiori, che lui stesso ammira su via della Conciliazione e torna con il pensiero alla guerra in Ucraina.

Sono stati allestiti bellissimi tappetti floreali ispirati alla pace. Questo ci dice di non stancarci di pregare per la pace specialmente per il popolo ucraino che ogni giorno è nel mio cuore

L’abbraccio a Bartolomeo

Francesco quindi invia il suo saluto alla delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che, come ogni anno il 29 giugno, partecipa nella Basilica Vaticana alla celebrazione per la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. La delegazione domani, 30 giugno, sarà in udienza dal Pontefice:

Rinnovo il mio saluto alla Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, che ha partecipato alla festa odierna, e mando un abbraccio al mio caro Fratello, Sua Santità Bartolomeo