L’Ateneo, appartenente all’arcidiocesi di Managua, si occupava della formazione filosofica e teologica dei seminaristi. È stata legalmente cancellata per “scioglimento volontario”
Vatican News
Il 18 maggio i media nicaraguensi hanno dato notizia della cancellazione di un’altra università cattolica, in base a una decisione di “scioglimento volontario” presa dal Ministero dell’Interno nei confronti dell’Università Cattolica Inmaculada Concepción dell’Arcidiocesi di Managua (Ucicam).
Nell’ultimo anno le autorità nicaraguensi hanno chiuso altre 17 università private con questa modalità “volontaria”, considerata dagli oppositori come un modo per fare pressione su chi li avversa.
L’Ucicam è stata inaugurata nel 2011 e fungeva anche da centro di formazione per i seminaristi di varie chiese locali dell’America Centrale, fornendo formazione in filosofia e teologia. Si trovava negli stessi locali del Seminario Maggiore La Purísima di Managua.
In Nicaragua, dallo scorso febbraio è in carcere anche il vescovo Rolando Álvarez, privato della cittadinanza e condannato a 26 anni di reclusione. La Santa Sede non ha per il momento alcuna rappresentanza diplomatica in Nicaragua, dopo che il suo incaricato d’affari, monsignor Marcel Diouf, ha lasciato il Paese il 17 marzo su richiesta del governo.
Il Rapporto sulla libertà religiosa 2022 del Dipartimento di Stato americano, pubblicato questa settimana, rileva che “la mancanza di trasparenza da parte delle autorità giudiziarie contribuisce all’incertezza sulla detenzione del vescovo Alvarez”. Inoltre il report ricorda “la detenzione, l’esilio e gli attacchi verbali a sacerdoti e vescovi”, definiti “criminali” e “complottisti” e accusati di “incitare alla violenza”.