Una preghiera corale perché le Chiese che sono in Europa “offrano il loro apporto per la costruzione della fraternità e per la difesa della giustizia e della pace”, perché i governati delle nazioni europee “lavorino per superare le divisioni e per favorire la comunione fra tutti i popoli del Continente” e perché “quanti patiscono gli orrori di ogni guerra sperimentino il dono della misericordia di Dio per spezzare la spirale dell’odio e per guardare al futuro con rinnovata speranza”. È questo il grido di pace che salirà dalle Chiese in Italia: aderendo all’iniziativa del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) la Presidenza della CEI ha infatti invitato le comunità ecclesiali a celebrare venerdì 10 marzo una Santa Messa per le vittime della guerra in Ucraina e per la pace.
“Ad un anno dall’invasione russa di uno Stato indipendente, l’Ucraina, vogliamo tornare a ripetere il nostro ‘no’ deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione, il nostro ‘mai più’ alla guerra”, si legge nella Nota della Presidenza CEI. “Se da una parte è urgente un’azione diplomatica capace di spezzare la sterile logica della contrapposizione, dall’altra tutti i credenti devono sentirsi coinvolti nella costruzione di un mondo pacificato, giusto e solidale. Il tempo di Quaresima ci ricorda il valore della preghiera, del digiuno e della carità, le uniche vere armi capaci di trasformare i cuori delle persone e di renderci fratelli tutti”.