“Noi deponiamo nelle piccole, onnipotenti e misericordiose mani del neonato Redentore, con fiducia illimitata e incrollabile, i Nostri desideri, le Nostre speranze e le Nostre preghiere; e lo imploriamo con voi, con tutti i sacerdoti, con tutti i fedeli della Santa Chiesa, con tutti quelli che in Cristo riconoscono il Signore e Salvatore, di liberare l’umanità dalle discordie, in cui l’ha trascinata la guerra: O Radice di Iesse, che rimani salda a simbolo dei popoli, al cospetto della quale i re chiuderanno la bocca, tu, cui le nazioni supplicheranno, vieni a liberare noi: non tardare ancora.”
(Pio XII – Discorso al Sacro Collegio dei Cardinali e alla Prelatura Romana – 24 dicembre 1940)