Anna Poce – Città del Vaticano
I vescovi della Bolivia, da oggi fino al 15 novembre, saranno riuniti in occasione della loro 111.ma Assemblea Plenaria, per analizzare la realtà del loro Paese. I temi che saranno discussi durante l’incontro sono stati presentati ieri dal vicesegretario generale della Conferenza episcopale boliviana, padre Diego Plá Aranda, in una conferenza stampa tenutasi presso la Casa del Cardinale Maurer, a Cochabamba.
Un’analisi della realtà del Paese
Durante i lavori dell’Assemblea – ha spiegato il sacerdote – verrà condotta un’analisi di tutti gli aspetti della realtà del Paese, con un focus soprattutto sulle famiglie, sui giovani, sull’ecologia integrale e sull’educazione. Quindi si guarderà in modo critico e costruttivo al lavoro ecclesiale, “per individuare le carenze e porvi rimedio al fine di ricercare l’obiettivo della Chiesa, che è l’evangelizzazione in parole e opere, cioè annunciare la parola di Dio e denunciare l’ingiustizia nel mondo”.
Famiglie, giovani, femminicidi
Per quanto riguarda le famiglie, padre Diego Plá ha detto che non verranno trascurate, nell’analisi, la questione del femminicidio, le separazioni, e così via; e per quanto concerne i giovani, si cercherà di capire come offrire loro proposte serie e sviluppare un lavoro più inclusivo. Per fare questo, fondamentale per padre Diego sarà l’educazione. È necessario, infatti, conoscere l’educazione che viene impartita ai ragazzi e non lasciare da parte i valori cristiani, perché – ha precisato – “i bambini e i giovani sono il futuro della società e a seconda di come vengono educati, avremo la società che vogliamo in futuro”. Per quanto riguarda infine la questione ecologica, si è ricordato quanto detto dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, e cioè che l’umanità deve scegliere tra “sicurezza climatica o suicidio collettivo”.
Il Sinodo
Per concludere, affrontando la questione del Sinodo della sinodalità, che si terrà dall’ottobre 2023 all’ottobre 2024, padre Diego ha sottolineato che esso rappresenta un’opportunità unica per ascoltare il popolo di Dio e che “il Papa ha cambiato la dinamica del Sinodo perché vuole ascoltare il popolo di Dio e ascoltare le persone che sono lontane dalla Chiesa”.