di Giampaolo Mattei
Correre in un santuario? Ad Assisi è possibile! Domenica 6 novembre una storica “prima volta”: con partenza dalla basilica di san Francesco e arrivo alla Porziuncola, 10 chilometri per i più allenati e 3 – lungo la “strada mattonata”, primo itinerario francescano – per tutti, neonati in passeggino compresi. Una corsa internazionale, in un grande santuario a cielo aperto, che s’inserisce nelle iniziative per l’ottavo centenario francescano.
Messa del Maratoneta
La “San Francesco marathon” è promossa dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra -Gualdo Tadino, con la collaborazione di Athletica Vaticana. Con un obiettivo ancora più significativo per il 5 novembre 2023: la maratona vera e propria, 42 chilometri e 195 metri per abbracciare tutti i luoghi che raccontano l’attualissima storia di santità di Francesco. Da domani, sabato, sarà proprio Athletica Vaticana ad animare “sportivamente” Assisi con un pellegrinaggio. Tra le encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti declinate attraverso lo sport. Nello stile della “squadra del Papa” ci sarà anzitutto la visita all’Istituto Serafico per abbracciare l’esperienza della disabilità. Quindi, alle ore 18, la messa del maratoneta presieduta dall’arcivescovo Domenico Sorrentino, nel santuario della Spogliazione, dove è sepolto il beato Carlo Acutis. Letture e preghiera dei fedeli – con una particolare intenzione per la pace – saranno affidate ai runner. Al termine, la benedizione degli atleti e la recita della Preghiera del maratoneta.
Ricordando Gino Bartali
Significativa, poi, la visita al Museo della memoria che racconta l’impegno di Assisi per aiutare gli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Una sosta particolare la comunità di Athletica Vaticana farà nella sezione dedicata a Gino Bartali, “capitano spirituale” della compagine ciclistica vaticana. Proprio Firenze-Assisi era la “tappa” di Bartali per portare, nascosti nei tubi della bici, documenti falsi per aiutare i perseguitati a scampare alla deportazione e alla morte. Infine domenica, alle 9.15, prima del “via”, sarà recitata la Preghiera del maratoneta per rilanciare l’esperienza sportiva anche come un fatto di popolo tra spiritualità e solidarietà. E che per le strade di Assisi è “di casa”.