Ucraina, la minaccia nucleare fa ancora paura

Vatican News

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Mosca non ha intenzione di utilizzare armi di distruzione di massa: questo quanto affermato dall’ambasciatore russo negli Usa Anatoly Antonov, il quale ha aggiunto che nessun leader del proprio Paese avrebbe mai menzionato questa possibilità. Dall’altra parte, però, il vicecapo della delegazione russa Vorontsov, in una riunione del Primo Comitato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, chiede a Kiev e a quelli che definisce “i suoi curatori occidentali” di interrompere “l’adozione di misure che porteranno il mondo a una catastrofe nucleare”. E mentre vengono reclutati commando afghani per combattere in Ucraina, Vyacheslav Volodin il presidente della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, avrebbe scritto su Telegram: “L’Ucraina non è più in grado di esistere come Paese. L’Ucraina è stata occupata dalla Nato, e il Paese è diventato una colonia statunitense. Kiev riceve ordini da Washington e le forze ucraine vengono guidate dal Pentagono”.

Zelensky: ci riprenderemo la Crimea

Nel suo consueto videomessaggio serale, il presidente russo Zelensky ha ribadito intanto l’intenzione di riprendere la Crimea: “La libereremo sicuramente – ha detto – e restituiremo questa parte del nostro Paese non solo all’Ucraina, ma all’Europa”. Il presidente ha poi detto di aver avuto un colloquio telefonico con il nuovo premier britannico Rishi Sunak, e di averlo invitato a Kiev: “Credo che il partenariato tra i nostri Paesi sarà ulteriormente rafforzato”. Da parte sua, il premier ha scritto un tweet in cui afferma che “il popolo ucraino può contare sulla continua solidarietà e sul sostegno del Regno Unito”, concludendo: “Staremo sempre con l’Ucraina”.  

Attacco nella notte a Dnipro

Intanto sul terreno, una donna incinta che si trovava all’interno di un’automobile e il gestore della stazione di servizio sulla quale sono caduti frammenti di un razzo: sono queste le ultime due vittime della guerra in Ucraina nell’attacco di stanotte a Dnipro, nel sud-est del Paese, dove almeno tre persone sarebbero rimaste ferite, ma il bilancio potrebbe essere destinato a crescere.