Antonella Palermo – Città del Vaticano
È stato pubblicato oggi, dopo sette anni di indagini in Inghilterra e Galles durante i quali sono state raccolte le testimonianze di 6.200 vittime, il rapporto dell’Independent Inquiry into Child Sexual Abuse (IICSA). Il documento rileva che l’abuso sessuale sui minori è un’epidemia in Gran Bretagna, che colpisce milioni di vittime, con “atti vili e orribili nascosti per decenni, poiché le istituzioni e i politici hanno dato priorità alla reputazione piuttosto che al benessere dei giovani”.
Abusi: non un’aberrazione storica, ma una epidemia
In quella che è una delle più grandi e costose indagini di questo genere mai intraprese in Gran Bretagna, si parla di “crisi globale, in cui i bambini sono a rischio se non si prendono provvedimenti urgenti”. Si insiste sul fatto che la protezione dei bambini deve diventare una priorità. “La natura e la portata degli abusi che abbiamo riscontrato sono state scioccanti e profondamente inquietanti”, ha dichiarato ai giornalisti Alexis Jay, un’esperta di assistenza sociale che ha condotto l’inchiesta. “Non si tratta solo di un’aberrazione storica accaduta decenni fa, ma di un problema in costante aumento”. Nel corso dell’inchiesta la coordinatrice precisa di aver notato ripetutamente come le accuse di abuso siano state ignorate, le vittime siano state incolpate e le istituzioni abbiano anteposto la propria reputazione alla protezione dei bambini. Da qui, l’invito ai governi ad agire “immediatamente”. Da parte sua, il neo-segretario agli Interni, Grant Shapps, si è impegnato a “usare ogni leva disponibile per proteggere i nostri bambini, migliorare la risposta delle forze dell’ordine e della giustizia penale, dare alle vittime il sostegno che meritano e garantire che tutte le istituzioni e i loro leader siano veramente responsabili”.
Tra le raccomandazioni, l’obbligo di denuncia da parte di educatori
L’inchiesta è consistita nell’ascolto di 725 testimoni con un esame di quasi 2,5 milioni di pagine di prove. Più di 6.000 vittime e sopravvissuti hanno raccontato le loro esperienze. Jay ha dichiarato che gli abusi coinvolgevano bambini e neonati ed erano spesso accompagnati da violenza estrema e atti di sadismo. L’età delle vittime sta diventando sempre più giovane, con un aumento del 45% dei reati contro i minori di quattro anni negli ultimi anni. L’indagine ha formulato 20 raccomandazioni, con tre misure chiave: una nuova legge che renda obbligatorio per alcune persone che lavorano con i bambini di denunciare gli abusi o incorrere in azioni penali; la creazione di un’Autorità per la protezione dell’infanzia e un programma di risarcimento per fornire aiuto finanziario ai sopravvissuti agli abusi. Il governo ha dichiarato che risponderà al rapporto dell’inchiesta entro sei mesi e si è impegnato a “tradurre il suo lavoro in azione”.
La protezione dei colpevoli ha trascurato il benessere dei giovani
L’IICSA è stata istituita nel 2015 dopo una serie di scandali di abusi sessuali su minori che hanno coinvolto figure di alto profilo. Ha condotto 15 indagini e ha messo in luce, per esempio, il calvario dei bambini affidati ai servizi sociali di un quartiere londinese negli anni Sessanta. Ha inoltre portato alla luce anche abusi nella Chiesa cattolica, la Chiesa d’Inghilterra e il centro politico britannico di Westminster. La Chiesa anglicana è stata condotta a scusarsi per “non aver protetto” le vittime dei preti pedofili. Secondo il rapporto, politici, leader ecclesiastici ed enti locali di assistenza sociale hanno ignorato e coperto attivamente le accuse per proteggere i colpevoli e la reputazione, mentre la polizia ha mostrato un’indebita deferenza nei confronti di coloro che fanno parte della vita pubblica.
La Chiesa promette impegno nel garantire sicurezza e ascolto delle vittime
Il Consiglio Cattolico per l’inchiesta indipendente sugli abusi sessuali su minori, creato all’inizio dei lavori dell’inchiesta, accoglie con favore questa relazione, promettendo che ne studierà attentamente i contenuti e le raccomandazioni. Sul sito della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles si legge che non si fermerà l’impegno nel “rendere la vita e il lavoro della Chiesa sicuri in tutto”. Si ricorda anche che nel novembre 2020 la Chiesa ha commissionato una revisione indipendente del suo lavoro e delle sue strutture di salvaguardia che è in fase di attuazione. Il nuovo organismo nazionale di salvaguardia, la Catholic Safeguarding Standards Agency (CSSA), che ha cominciato a operare nell’aprile 2021, fornisce una funzione di regolamentazione alle organizzazioni ecclesiali, assicurando il rispetto di tutti gli standard. Ciò che è ritenuto prioritario è dare voce alle vittime e ai sopravvissuti. “È importante per noi offrire nuovamente scuse senza riserve a tutti coloro che sono stati feriti dagli abusi nella Chiesa cattolica romana in Inghilterra e Galles – viene rimarcato – e riaffermare il nostro impegno per il continuo perfezionamento e miglioramento del nostro lavoro di salvaguardia per proteggere tutti i bambini e i vulnerabili”.