Von der Leyen, gli attacchi russi sull’Ucraina sono crimini di guerra

Vatican News

Adriana Masotti – Città del Vaticano

“Gli attacchi mirati della Russia contro le infrastrutture civili stanno segnando un nuovo capitolo di una guerra già crudele”, l’Unione europea è netta nella condanna, attraverso la voce della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che, rivolta al Parlamento europeo, spiega che “l’ordine internazionale è chiaro”, ciò che sta avvenendo in Ucraina sono “crimini di guerra”, poiché “attacchi mirati contro le infrastrutture civili con il chiaro obiettivo di privare uomini, donne e bambini di acqua, elettricità e riscaldamento con l’arrivo dell’inverno. Questi sono atti di puro terrore. E dobbiamo chiamarli come tali”. 

L’evacuazione di Kherson

Sono oltre mille le città ucraine, compresa la capitale Kiev, che sono rimaste al buio nelle ultime ore proprio a causa dei raid russi contro le centrali elettriche. A Kherson, nel frattempo, di fronte all’avanzare delle truppe ucraine, i russi hanno iniziato l’evacuazione dei civili. “In un futuro molto prossimo inizierà la battaglia” ha avvisato il vice amministratore della regione, che ha consigliato “alla popolazione civile di lasciare l’area in vista delle imminenti feroci ostilità, per non esporsi a rischi inutili”. Un avviso che è stato accolto immediatamente dagli abitanti, le immagini delle tv raccontano di residenti che salgono sui traghetti per essere trasportati sulla sponda orientale del fiume Dnepr.   

Usa, dall’Iran gli addestratori per Mosca

Attualmente è la regione di Kiev il teatro della maggior parte dei 190 raid che in una settimana hanno provocato oltre 70 vittime e 240 feriti. Gli Stati Uniti intanto denunciano l’invio dall’Iran in Crimea di addestratori per aiutare i russi, segnale della crescente vicinanza tra i due Paesi. “La richiesta di aiuto all’Iran da parte della Russia è il riconoscimento del fallimento militare e politico del Cremlino”, ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, mentre Kiev avrebbe l’intenzione di chiedere a Israele sistemi di difesa anti aerea, per fare fronte ai raid di Mosca sollecitando, quindi, il governo israeliano a schierarsi apertamente con l’Ucraina.