Mese missionario, monsignor Valenzuela: bisogna portare Gesù alle famiglie

Vatican News

Sebastián Sansón Ferrari – Città del Vaticano

“Voi sarete miei testimoni!”. Il motto dell’ottobre missionario di quest’anno è tratto dagli Atti degli Apostoli (At 1,8). È un’esortazione ancora attuale che invita ad annunciare la Buona Novella fino agli estremi confini della Terra e a diffondere l’amore di Dio attraverso la parola e l’azione. Il 23 ottobre si celebra inoltre la Giornata Missionaria Mondiale, a cui partecipano le parrocchie di tutto il mondo. Monsignor Edmundo Valenzuela, arcivescovo emerito di Asunción in Paraguay, è stato missionario in Angola per 10 anni. Nell’intervista rilasciata a Vatican News si sofferma sul significato di questo mese missionario.

Ascolta l’intervista a monsignor Edmundo Valenzuela

Quale messaggio dare alle comunità cattoliche in questo mese missionario?

Dobbiamo sempre partire da quanto detto da Gesù Cristo ai suoi discepoli: “Andate per tutto il mondo”, insegnate ciò che vi ho insegnato, battezzate. “Non temete, io sono con voi fino alla fine del mondo”. Questa Parola di Gesù è oggi più che mai urgente in un mondo sconvolto dalle ideologie: si deve proporre la bellezza della vita che parte sempre dalla passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Questo è il nostro centro: quello che noi predichiamo, come dice San Paolo, è la Croce di Cristo, segno del suo amore e di salvezza. La Chiesa deve essere una Chiesa in uscita, bisogna portare Gesù Cristo alle famiglie, alla società, ai gruppi politici, al mondo dell’economia, a quello dell’arte e della comunicazione. Solo Gesù è la via, la verità e la vita. Non c’è altro. Per questo dico che il mese missionario ci esorta ad essere testimoni di Gesù.

Qual è la più grande sfida per le missioni nel mondo contemporaneo?

La più grande sfida è mantenere la fede in Gesù Cristo perché le ideologie, le critiche alla Chiesa possono far perdere il centro della nostra fede. Ritornare a Gesù Cristo, come ha detto San Giovanni Paolo II, è un bisogno indispensabile per la Chiesa. Ritornare a Cristo, nella sua Chiesa come popolo di Dio, che cammina nella storia per trasformare la società.