Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Più di trent’anni spesi a sostenere e promuovere le Giornate Mondiali della Gioventù, istituite nel dicembre 1985 da san Giovanni Paolo II, prima come Fondazione “Gioventù, Chiesa, Speranza” e poi, alla morte di Papa Wojtyla, con il nome del suo grande ispiratore. La Fondazione vaticana Giovanni Paolo II per la gioventù ha voluto celebrare la ricorrenza, anche se con un po’ di ritardo a causa della pandemia, cercando di far conoscere meglio il suo lavoro spesso nascosto, un “passaggio della fiaccola” che ha aiutato centinaia di migliaia di giovani a vivere la straordinaria esperienza di Chiesa delle Gmg, da Czestochowa 1991 a Panama 2019, con il lancio di un sito web, di un logo e l’annuncio delle attività di preparazione alla Gmg 2023, a Lisbona dal 1 al 6 agosto.
Una fondazione nata il 29 giugno 1991
Lo ha fatto in un incontro, tenuto questa mattina nell’ aula vecchia del Sinodo, in Vaticano, voluto dal nuovo presidente, l’avvocato Daniele Bruno, chiamato in giugno di quest’anno a prendere il posto di Carmen Aparicio Valls, dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, Famiglia e Vita, all’interno del quale la Fondazione è stata costituita il 29 giugno 1991. L’iniziativa fu dell’allora presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, incaricato da Giovanni Paolo II dell’organizzazione delle Gmg, il cardinale argentino Eduardo Franciscio Pironio, che chiamò Marcello Bedeschi come primo presidente.
Ghisoni: la misisone non è cambiata, sostenere le Gmg
Presentata dalla giornalista Lorena Bianchetti, è stata Linda Ghisoni, sottosegretario per i fedeli laici del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, a parlare della storia, dell’attività e della missione della Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù, ricordando che l’8 settembre 2022, natività di Maria, il Dicastero ha approvato il nuovo statuto della Fondazione, trent’anni dopo quello presentato a Giovanni Paolo II nel 1992. In questi anni, ha sottolineato Ghisoni, “la missione della fondazione non è cambiata: promuovere l’evangelizzazione dei giovani e sostenere la pastorale giovanile in tutti i suoi ambiti”. Sostenere la Fondazione, ha ribadito il sottosegretario, “significa investire nei giovani, che sono fonte si speranza anche in questi giorni martoriati dalla guerra”. Ed ha ricordato cosa rispondeva Giovanni Paolo II a chi lo definiva inventore delle Gmg: “No, sono stati i giovani a crearle, e sono diventate una grande testimonianza che i giovani danno del loro impegno e un mezzo potente di evangelizzazione. In loro c’è un grande potenziale di bene e molto creatività. Quando incontro i giovani, prima di parlare, attendo quello che vorranno dirmi sulla loro vita, i loro sogni e la Chiesa del loro Paese”.
Bruno: verso il convegno sul Creato di Lisbona 2023
L’attuale presidente della Fondazione, Daniele Bruno, ha ricordato di aver iniziato a collaborare con la Fondazione, come volontario, dalla Gmg di Colonia del 2005. Ed ha ricordato che dal 2013, in occasione della Gmg di Rio de Janeiro, la Fondazione organizza, legandolo all’evento della Giornata, un convegno sulla cura del Creato, per dialogare con i giovani sulle tematiche etiche e sociali oggetto dell’Enciclica Laudato si’, con il supporto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, della Fondation Prince Albert II del Principato di Monaco, del Movimento internazionale Laudato sì e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ecco quanto ha detto a Vatican News a margine della presentazione:
Bedeschi e la nascita della fondazione, voluta dal cardinal Pironio
Dal pubblico ha portato la sua testimonianza il primo presidente della Fondazione, Marcello Bedeschi, ricordando quando con il cardinale Pironio incontro l’allora sindaco di Roma Vetere, dopo il Giubileo dei Giovani del 1984, che “ci suggerì di istituire un organismo più agile del Dicastero, come una fondazione”. E ha parlato dell’invito di san Giovanni Paolo II a “trasmettere la fiaccola, passarla a quelli che verranno dopo”, preferendola al testimone, perché la fiaccola illumina. “Anche Papa Francesco mi ha detto – ha concluso – di preferire la fiaccola”. Padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio Giovani del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha citato Papa Benedetto XVI che diceva “la Gmg crea una rete di amicizie”, ma nasce anche da una rete di amicizie, come quelle “di Karol Wojtyla con tanti giovani, fin quando era giovane prete. L’eredità più bella sono le amicizie che si creano, con gli organizzatori di diverse Gmg”.
Il sito web e il logo della Fondazione
Pamela Fabiano, membro della Fondazione e officiale del Dicastero, ha presentato il logo e il sito web della Fondazione, che per 30 anni ha lavorato “nel nascondimento, nel suo sostenere la partecipazione dei giovani alla Gmg, ma questo era una mancanza, e già la presidente Carmen Aparicio Valls ha puntato su una presenza anche sul web”. Dal sito della Santa Sede si può raggiungere www.fondazionegiovani.va con la sezione Gmg che raccoglie le storie di tutte le Gmg, da Buenos Aires 1987, in italiano, inglese e spagnolo, e presto anche in francese e portoghese. “Mancava un archivio come questo – ha sottolineato – ed è anche un modo per mettere in contatto chi si è incontrato nelle Gmg”. Nel logo il cerchio color verde speranza rappresenta il mondo, poi la croce, simbolo della nostra fede, è la Chiesa ma anche la croce affidata da Giovanni Paolo II ai giovani. All’interno vi è una palma stilizzata, che ricorda la Domenica delle Palme, giorno in cui è nata ed è stata celebrata per anni la Giornata mondiale della Gioventù, in diversi colori, raffigurazione della gioventù che si raduna da diversi continenti. Il vicepresidente della fondazione Luigi Marchitelli ha presentato la rivista World Youth Day Magazine, che dirige, che ha accompagnato tutte le Gmg, con molte immagini, testi in 5 lingue e la voce dei partecipanti alle Giornate. Piano piano tutti i numeri saranno inseriti nel sito. La rivista è sempre stata un modo per raccogliere i contributi per la fondazione.
L’impegno per la cura del Creato, da Rio de Janeiro 2013
Infine è stato anticipato il tema del Convegno sulla Cura del Creato, gli stili di vita “per essere concreti, approfondire le questioni e trovare le vie di cambiamento”. Lo ha fatto monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha ricordato come il primo convegno a Rio del Janeiro abbia anticipato i temi della Laudato sì, dedicando attenzione all’ambiente, e tanti temi emersi sono entrati nel Sinodo sull’Amazzonia del 2019. Parlando della Gmg del 2023, tra guerra e pandemia, Giuliodori ha spiegato che nelle Gmg “i giovani hanno toccato con mano che la pace è possibile, e il dialogo può contribuire a creare un’umanità nuova: sarà una grande occasione per mandare un messaggio molto forte, i giovani sono il futuro ma nella crisi pagano il prezzo più alto”. Dopo di lui di direttore del Movimento Internazionale Laudato sì Tomas Insua, che ha ricordato come tutti i messaggi di Papa Francesco per l’ecologia integrale siano nel docufilm “The letter”, prodotto dal Movimento e presentato il 4 ottobre, festa di san Francesco, nell’Aula nuova del Sinodo. E’ già disponibile gratuitamente, anche in italiano, su YouTube, e sarà anche a Lisbona 2023. Ha già avuto più di 3 milioni di visualizzazioni.