Amedeo Lomonaco – Assisi
Il movimento internazionale di Economy of Francesco, che fino al 24 settembre riunisce ad Assisi circa 1000 giovani provenienti da 120 Paesi, è un processo che produce frutto. Serve ora il coraggio di andare avanti attraverso l’esempio di bravi imprenditori. È quanto sottolinea dalla città di San Francesco suor Helen Alford, professoressa di etica economica all’Angelicum, aggiungendo che, per cambiare la situazione mondiale, bisogna portare avanti le proprie idee. “Questo è avere fede”.
Quello di Economy of Francesco è un processo che già da frutto…
È un processo che andrà avanti. È un po’ come la parabola del seminatore. Sono sicura che ci saranno dei semi che produrranno un frutto molto buono. I giovani arrivati ad Assisi sono, nella maggioranza, ben formati: hanno buone conoscenze e hanno bisogno di motivazione, speranza, coraggio, il coraggio di continuare e di affrontare tante difficoltà. Facendo questo, riusciranno a mettere in pratica queste conoscenze. Per cambiare la situazione mondiale non ci vogliono solo buone idee, servono persone capaci di affrontare anche lo scetticismo, servono persone che riescono a portare avanti le loro idee, a cambiare le cose. Questa è una cosa fondamentalmente religiosa: è il Vangelo nella vita vissuta. È avere fede.
Come fare breccia nel muro della rassegnazione e dello scetticismo in un mondo segnato da tanti problemi, tra cui la pandemia e la guerra in Ucraina? Ci sono tante ombre che avanzano…
Eppure, come cristiani, sappiamo che Gesù ha già vinto. Quindi abbiamo la certezza che, cercando di affrontare queste cose, possiamo fare breccia in questo muro di negatività. Però, per fare questo, sono necessarie buone idee. Per questo Economy of Francesco riunisce professori, giovani che studiano e che cercano di migliorare le loro conoscenze. Abbiamo anche bisogno di esempi pratici, di change makers, di persone che promuovano concretamente nuove iniziative. Abbiamo bisogno di virtù, prima di tutto il coraggio, il coraggio di andare avanti. E servono speranza e fiducia in Dio, sapendo che possiamo fare qualcosa di buono.
Come passare dal Vangelo al vissuto concreto?
Bisogna permettere a Dio di lavorare nella nostra vita. Abbiamo bisogno di aprirci allo Spirito Santo per consentire alla Grazia di lavorare con noi. Siamo peccatori, siamo persone piene di debolezze e di difficoltà. Però, oltre a questo, bisogna capire le cose, in modo da non avere idee vecchie e senza valore. Possiamo imparare, attraverso buoni esempi che mettano insieme nuove idee con buone pratiche. Come abbiamo santi che ci aiutano a vivere la fede in modo buono, abbiamo anche bisogno di esempi di bravi imprenditori che cercano di combinare l’amore, il coraggio, la speranza con buone pratiche.