Tanti britannici in fila per l’ultimo saluto alla regina. In arrivo i leader mondiali

Vatican News

Alessandro Scafi – Londra

Tutto finisce dove è cominciato. Lunedì mattina il corpo di Elisabetta II sarà portato per il rito funebre all’abbazia di Westminster, dove il 2 giugno 1953, la giovanissima principessa fu incoronata regina. Il feretro si muoverà in processione dal Parlamento su un affusto di cannone trainato da cavalli e con tutti gli onori.

Gli occhi del mondo sui funerali di Elisabetta

Per cinque giorni, anche di notte, decine di migliaia di sudditi hanno affrontato ore e chilometri di paziente fila di massa per rendere omaggio alla loro sovrana. La camera ardente allestita nella Great Hall di Westminster sarà chiusa stasera e poco dopo le porte dell’abbazia si apriranno, perché prendano posto i duemila invitati alle esequie: la famiglia reale, la corte, i primi ministri ancora in vita e i politici più illustri della nazione, poi i capi di Stato e di governo giunti da tutto il mondo, le teste coronate di mezza Europa e monsignor Gallagher in rappresentanza di Papa Francesco; ma si prevede che una grande folla si radunerà all’esterno dell’abbazia e che milioni di persone nel Regno Unito e in tutto il mondo guarderanno i funerali di stato in diretta TV: una liturgia funebre che si preannuncia come un evento epocale.

Il rito esequiale

Celebra le esequie il decano di Westminster, leggono le letture il primo ministro e il segretario generale del Commonwealth; pregano insieme alti dignitari della Chiesa anglicana, di Scozia e delle Chiese libere. Il sermone sarà pronunciato dall’arcivescovo di Canterbury. Alla fine del rito saranno osservati nell’Abbazia e in tutto il regno due minuti di silenzio. La regina Elisabetta – Queen Lilibet – sarà sepolta nella Cappella di San Giorgio, nel Castello di Windsor.