Roberta Barbi – Città del Vaticano
Si concentreranno per lo più sulle ferite lasciate da Auschwitz e dalla Seconda guerra mondiale che continuano ancora oggi, nonché sulla questione di come affrontare in modo appropriato il precario presente di questa storia, i circa 30 rappresentanti di undici Paesi dell’Europa orientale e occidentale presenti al workshop promosso dalla Fondazione tedesca intitolata a Massimiliano Kolbe, il francescano polacco che proprio ad Auschwitz trovò la morte. Lo riporta il sito della Conferenza episcopale tedesca.
Monsignor Schick: solidarietà con le vittime anche delle guerre di oggi
Per cinque giorni, dall’11 al 16 agosto prossimi, sulla base delle diverse esperienze delle varie società europee, i partecipanti si confronteranno sulle prospettive fondamentali del superamento della violenza e l’urgenza della riconciliazione e sulle difficoltà da affrontare in questo percorso. Il presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione, monsignor Ludwig Schick, arcivescovo di Bamberga, sottolinea: “Quest’anno, in vista della guerra in l’Ucraina, il workshop ha un significato speciale. È importante, soprattutto ora, per quanto sia difficile, rimanere in dialogo e solidarizzare con le vittime. Non si tratta solo di dare il nostro contributo alla preparazione della pace anche in guerra”. Il presule celebrerà la Messa ad Auschwitz il 14 agosto, anniversario della morte di San Massimiliano Kolbe.
Formare una rete europea per la riconciliazione e la pace
Nell’intenzione degli organizzatori, il workshop annuale contribuisce a rafforzare un discorso europeo volto alla guarigione e alla riconciliazione anche al di là della tragica pagina di Auschwitz. I colloqui hanno un significato esemplare per affrontare le esperienze di violenza e le loro conseguenze; allo stesso tempo, gli incontri dei partecipanti contribuiscono a formare una rete europea che si sostiene a vicenda nelle sue attività. Sullo sfondo della guerra in Ucraina, secondo i promotori, diventa evidente l’immensa importanza di costruire e mantenere relazioni di fiducia. L’esperienza, quest’anno, è arricchita anche dalla presenza di monsignor Joseph-Marie Ndi-Okalla dal Camerun.
Le attività della Fondazione Massimiliano Kolbe
La Fondazione Massimiliano Kolbe è stata fondata nel 2007 con il sostegno delle Conferenze episcopali di Polonia e Germania. Il suo obiettivo è quello di contribuire a rafforzare l’opera di riconciliazione della Chiesa in Europa e di farsi coinvolgere dalle vittime di ingiustizie e violenze. Nel 1941, San Massimiliano Kolbe ha dato la sua vita a favore di un compagno di prigionia nel campo di concentramento di Auschwitz, inviando così un segnale che l’odio e la violenza non hanno l’ultima parola.