Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Potranno finalmente partire le esportazioni di grano ucraino bloccate a causa della guerra. L’accordo che Russia e Ucraina sigleranno oggi in Turchia, alle 16.30 – le 15.30 in Italia – consentirà il passaggio di 35 milioni di tonnellate di cereali, ma pure di altri generi alimentari, attraverso i porti del Mar Nero. All’incontro di Istanbul prende parte, oltre al presidente Recep Tayyip Erdogan, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Si definiranno anche i dettagli sul centro di coordinamento che provvederà a monitorare e tracciare il percorso delle navi. Decisivo è stato il bilaterale di tre giorni fa a Teheran tra i presidenti di Turchia e Russia. Putin aveva parlato di progressi sul problema delle esportazioni di grano ucraino, sottolineando che qualsiasi soluzione doveva comprendere anche quelle, pure ferme, dei cereali russi.
Un’intesa che allevia la crisi alimentare
Quella che viene firmata in giornata è la prima intesa tra Mosca e Kiev dall’inizio della guerra, il 24 febbraio. Si mira anche ad alleviare la crisi alimentare globale e le difficoltà dei Paesi importatori di grano ucraino, diversi dei quali in Africa, dove già si soffre la fame e si rischia la malnutrizione acuta. Dalla delegazione di Kiev per i negoziati in Turchia, fanno sapere che le spedizioni potrebbero riprendere da tre porti sotto il pieno controllo ucraino: Odessa, Pivdennyi e Chornomorsk. Intanto, sul campo, nelle ultime ore, tre persone sono morte e 19 sono rimaste ferite in un bombardamento russo su Kharkiv, mentre preoccupa la pericolosa situazione della centrale di Zaporizhzhia, controllata dai russi, che mercoledì hanno denunciato un attacco di droni kamikaze ucraini sul sito, con un bilancio di 11 feriti, di cui 4 gravi. Gli ucraini ribattono che sono le forze russe a mettere a repentaglio la sicurezza della centrale utilizzata per immagazzinarvi ogni genere di armamenti.