Andrea De Angelis – Città del Vaticano
Pace, sviluppo, equità sociale, energie rinnovabili, assistenza sanitaria per tutti. Sono queste le parole chiave che hanno guidato la campagna elettorale di Gustavo Petro, portandolo a diventare il primo Capo di Stato di sinistra della Colombia. Vicepresidente sarà Francia Marquez, avvocata dei diritti civili e attivista nera: il suo apporto per la vittoria è stato determinante. Mai una donna aveva avuto questo ruolo: un’altra prima volta, dunque. E nel suo primo discorso da presidente, Petro invoca l’unità del Paese per un vero cambiamento. “Non tradiamo quell’elettorato che ha gridato al Paese e alla storia che oggi la Colombia cambia, la Colombia è un’altra”, ha detto il 62enne senatore.
I risultati
Petro è dunque il nuovo presidente della Colombia in base al conteggio rapido realizzato dal Registro nazionale elettorale a Bogotà. Con lo scrutinio dei voti del 97,06% dei seggi, ha raccolto insieme alla sua vice Marquez 10.984.247 suffragi (50,57%), mentre lo sfidante Rodolfo Hernández si attesta su 10.242.763 voti (47,16%). Sono circa 750mila le schede di differenze tra i due. Sconfitto dunque Hernández (che al primo turno a sorpresa aveva superato il candidato di centrodestra, Federico Gutiérrez) che negli ultimi sondaggi era davanti a Petro per il ballottaggio.
Il primo turno
Il grande sconfitto del primo turno era stato proprio Gutiérrez, che nei sondaggi era visto al ballottaggio con Petro. Il neo presidente colombiano due settimane fa aveva raccolto il 40% dei consensi, dietro di lui l’indipendente Hernández il 28%. Al terzo posto, il leader del centrodestra Federico Gutiérrez, fermo al 24%. A differenza del secondo turno, allora Petro era ampiamente favorito, ma anche in quell’occasione andò meglio del previsto arrivando, appunto, a raccogliere quattro voti su dieci. Ieri, superando il 50% delle preferenze, ha vinto al terzo tentativo le presidenziali.