Guerra in Ucraina, nuovi tagli di gas all’Europa

Vatican News

Andrea De Angelis – Città del Vaticano 

Gazprom chiude sempre più i rubinetti di gas all’Europa: -50% ad esempio all’Eni, mentre la Francia non ne riceverà più via gasdotto. Anche l’Austria vedrà ridotta la quantità di gas russo di quasi la metà. L’Unione Europea assicura: “Nessun rischio immediato sugli approvvigionamenti”. Ma c’è chi, come l’Italia, valuta lo stato d’allarme. Intanto la benzina supera i due euro. Tutto questo accade mentre il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo al Forum di San Pietroburgo, attacca l’Occidente. È finito il dominio statunitense, ha detto, parlando di stop all’ordine mondiale unipolare. Quindi all’Europa dice: “Ha perso la sua sovranità”. Sulle sanzioni ribadisce: “Sono folli, ma danneggiano solo chi le ha decise”. 

Combattimenti a Kharkiv

Questa notte sono in corso pesanti scontri fra le forze ucraine e russe nella regione di Kharkiv e Belgorod, entrambi i lati stanno impiegando missili balistici a corto raggio e registrano intercettazioni da parte dei sistemi di difesa antiaerei. Il capo del consiglio regionale di Kherson, Oleksandr Samoilenko, ha intanto esortato i residenti locali a lasciare le loro case. Questo per facilitare il lavoro delle Forze armate ucraine e liberare la regione di Kherson dagli invasori russi.

I prigionieri americani

La tv russa Rt questa notte ha pubblicato, sui canali social del giornalista Roman Kosarev, i video dei due volontari statunitensi scomparsi la scorsa settimana mentre combattevano a fianco delle forze ucraine a nord di Kharkiv. Le immagini mostrano Alexander Drueke e Andy Huynh, i due veterani dell’esercito americano. Ieri i due ex militari dell’esercito Usa erano apparsi sui social russi con le mani legate dietro alla schiena. Oltre ad Alexander Drueke e Andy Tai Huynh, un terzo veterano, l’ex ufficiale dei Marine Grady Kurpasi, risulta scomparso in Ucraina da aprile. Un quarto invece, Willy Joseph Cancel, è stato ucciso a maggio. L’amministrazione Usa sostiene di non sapere dove si trovano i tre ex militari scomparsi, ma ha sconsigliato agli americani di andare o di rimanere in Ucraina.

Integrazione europea 
 

“Siamo a un passo dall’inizio di un’integrazione a tutti gli effetti con l’Ue”. La raccomandazione della Commissione europea “sulla candidatura è una conquista storica di tutti coloro che lavorano per il nostro Stato”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio notturno pubblicato sui social.  Il riferimento è alla raccomandazione della Commissione al Consiglio Ue di assegnare all’Ucraina lo status di candidato all’adesione all’Unione. “Rimane solo da aspettare la decisione del Consiglio europeo la prossima settimana”, ha aggiunto Zelensky, secondo cui l’Ucraina “ha fatto tutto il possibile perché anche questo passo sia positivo”. Per il presidente, Kiev “se lo merita” in quanto “i valori ucraini sono i valori europei. Le istituzioni ucraine mantengono la loro resilienza anche in condizioni di guerra”. Diversi osservatori internazionali però avvertono che la fase negoziale sarà lunga e dall’esito non scontato. 

Johnson a Kiev

Seconda visita, anche questa volta a sorpresa, di Boris Johnson a Kiev. Il premier britannico ieri ha assicurato a Zelensky pieno sostegno finché l’Ucraina non prevarrà sulla Russia. Londra e gli alleati potrebbero formare fino a 10 mila soldati ucraini ogni 120 giorni. La visita arriva all’indomani dell’incontro del premier ucraina con i tre leader europei, Macron, Draghi e Scholz. Intanto l’Ucraina ha ricevuto un prestito di 733 milioni di dollari dal Canada. Lo ha reso noto il ministro delle Finanze ucraino, Sergii Marchenko, secondo quanto riporta il Guardian. “Sono grato al governo del Canada e personalmente al suo vice ministro e ministro delle Finanze, Chrystia Freeland, per il sostegno incrollabile all’Ucraina nella sua lotta per la libertà”, ha scritto Marchenko in una nota.