Tiziana Campisi – Città del Vaticano
È dedicato agli 800 anni della predica di Forlì, quest’anno a Padova, il Giugno Antoniano che celebra Sant’Antonio e il cui evento centrale sarà la processione con la statua e le reliquie del Santo il 13 giugno, giorno in cui la Chiesa ricorda il frate francescano. Particolarmente amato come predicatore in vita, proclamato dottore della Chiesa da Pio XII nel 1946, Sant’Antonio è tra i santi più venerati della cristianità e sono migliaia i pellegrini e i devoti che, dai cinque continenti, si recano in visita alla sua tomba nella Basilica di Padova, città dove morì, a soli 41 anni, nel 1231. Era un giovane consacrato quando nel settembre 1222, fu chiamato a tenere, a Forlì, l’omelia per le ordinazioni sacerdotali di francescani e domenicani. Frate Antonio svelò la sua profonda cultura biblica e la sua salda dottrina teologica, suscitando commozione, stupore e ammirazione. Fu l’inizio della sua missione come predicatore e formatore; assai vicino alla gente, si dedicò tanto anche alle confessioni e non trascurò la carità, fu apprezzato per le sue catechesi e le opere di pacificazione.
Torna il Transito di Sant’Antonio in versione integrale
Dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, tornano a Padova tutte le tradizionali celebrazioni antoniane. Domenica 12 giugno, viene proposta una novità: dall’alba, sul sagrato della Basilica del Santo, si può ammirare l’Infiorata a Sant’Antonio realizzata dai maestri infioratori di Fucecchio. Alle 5.45, da Camposampiero la rievocazione del Transito, quest’anno, dopo 59 anni, riproposta in versione integrale. Il corteo storico attraversa Borgoricco, Campodarsego e Cadoneghe per poi giungere a Padova. L’evento, tra sacra rappresentazione e rievocazione in costume, ripercorre la strada attraversata nel 1231 da Antonio, che, il 12 giugno, dal convento di Camposampiero, sentendosi prossimo alla morte, chiese ai confratelli di essere portato nella Chiesa di Santa Maria Mater Domine a Padova. Figuranti, devoti, mezzi e animali, insieme al Santo su un carro trainato da buoi, sfilano lungo il Graticolato Romano, ossia il territorio della centuriazione di Padova nord-est, su cui affacciano vari oratori, ospizi medioevali, pievi e antiche chiesette campestri. Giunto a Padova, alle 20.30, il corteo termina il suo percorso lungo le vie del quartiere Arcella, fino al luogo in cui Sant’Antonio morì, oggi santuario a lui dedicato. Alle 21.30 al via al concerto delle campane delle chiese della città che darà il via ufficiale alle solenni celebrazioni del 13 giugno.
Gli appuntamenti del 13 giugno
Per portare la Solennità del Santo nelle case dei devoti, soprattutto di coloro che non potranno essere presenti nel santuario, viene riproposto il “Progetto 13 giugno online”: attraverso il sito web dedicato e interattivo 13giugno.org è possibile seguire l’intera giornata, scrivere preghiere a Sant’Antonio (che saranno stampate e portate alla Tomba del Santo dai frati francescani), o fare donazioni alla Caritas Sant’Antonio per progetti di solidarietà. La Basilica apre le sue porte alle 5.30 e fra le diverse celebrazioni sono in programma alle 11 il solenne pontificale, presieduto da monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova, alle 17 la Messa celebrata da padre Roberto Brandinelli, Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali che precede la processione per le vie della città.
Alcuni eventi del Giugno Antoniano
In occasione del Giugno Antoniano, riparte, nella Basilica, anche “Antonius”, il percorso multimediale immersivo inaugurato nel 2018 con proiezioni in 10 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, polacco, croato, arabo, russo) in uno spazio espositivo di circa mille metri quadrati. Le proiezioni, ad ingresso gratuito e della durata di circa 30 minuti, sono proposte nei giorni di venerdì, sabato e domenica, ogni ora dalle ore 9.15 alle ore 12.15 e dalle 14.15 alle 17.15. Tra gli altri eventi culturali inseriti nel cartellone del mese dedicato a Sant’Antonio, l’esposizione, nella Cappella del Tesoro, dopo un importante restauro, della cosiddetta “Tavola di Camposampiero”. Si tratta di un’opera a tempera su tavola di Andrea da Murano del 1486, proveniente dalla Cella della Visione di Camposampiero, che la tradizione ha tramandato come giaciglio di Sant’Antonio. Il dipinto sarà in mostra fino al 9 ottobre e il 23 giugno, alle 15.30, nella Sala dello Studio teologico, sarà oggetto del convegno “La tavola antoniana di Camposampiero. Storia, devozione, restauro”. Sempre in Basilica, particolare risalto, per tutto il mese, viene dato alle reliquie legate agli ultimi giorni di vita di Antonio: il saio (rinvenuto nella ricognizione del 1981 all’interno della piccola cassa del 1263, a sua volta contenuta nella cassa originaria del 1231); la pietra usata come guanciale (proveniente dall’antico monastero di Santa Maria della Cella all’Arcella); il cilicio (custodito in un reliquiario d’argento opera di Ambrogio di Cristoforo del 1510-1511). Il Giugno Antoniano, si chiuderà il 24 giugno alle 21, sul sagrato della Basilica, con un concerto gospel dei Summertime Choir. La serata dedicherà una particolare attenzione al progetto di sostegno dei profughi dell’Ucraina che Caritas Sant’Antonio sta realizzando con l’aiuto dei frati minori conventuali dell’Ucraina, della Polonia e della Romania.
La Messa Sant’Antonio Casamenteiro
Infine, viene riproposta il 25 giugno alle 18 la Messa “Sant’Antonio Casamenteiro”, rivolta a persone single dai 30 ai 50 anni. Un’occasione per rivolgersi al Santo con la tradizionale preghiera “Si quaeris miracula” (“Se cerchi i miracoli…”) per chiedere, con la grazia della fede, di “trovare”, oltre le cose perdute, anche l’anima gemella. L’iniziativa prende spunto da una forma di devozione popolare particolarmente diffusa in Portogallo, terra natale di Sant’Antonio, e nei Paesi dell’America Latina, in cui il Santo è invocato per trovare marito o moglie, per “accasarsi”, da cui l’appellativo di “casamenteiro”.
Il pellegrinaggio da Capo Milazzo
Il 30 giugno, poi, un gruppo di pellegrini partirà da Capo Milazzo per arrivare il 9 ottobre nella Basilica del Santo di Padova in 93 tappe, ripercorrendo quello che fu il viaggio di frate Antonio otto secoli fa. Il Cammino è promosso dal Progetto «Antonio 20-22» che ricorda una serie di anniversari legati ai più importanti episodi della vita di Sant’Antonio.