È disponibile on line il “Rendiconto 2021 dell’8xmille alla Chiesa cattolica”, che racconta – in maniera organica e completa – come le risorse destinate dai cittadini italiani sono state utilizzate negli ambiti previsti dalla legge: culto e pastorale, carità in Italia e nei Paesi del Terzo Mondo e sostentamento dei sacerdoti.
“Lungi dall’essere solo un dovere, il Rendiconto è un’occasione per dire un grande grazie ed è il segno concreto del nostro desiderio di trasparenza e di quel rigore che guida l’intero iter di assegnazione ed erogazione dei fondi”, sottolinea Mons. Stefano Russo, Segretario generale della CEI e Vescovo eletto di Velletri-Segni. “L’obiettività dei numeri non toglie niente alla bellezza di quanto realizzato”, in quanto “ogni storia è il tassello di un puzzle che si ricompone grazie alle firme di milioni di persone, credenti e non, che ogni anno esprimono la propria preferenza per la Chiesa Cattolica apprezzandone così il lavoro, la trasparenza e il valore creato sul territorio”.
“Dal 1990, anno in cui la legge 222 del 1985 entra effettivamente in vigore, di strada ne abbiamo fatta tanta. Ma non è tempo di fermarci: mentre lasciamo lentamente alle spalle gli anni bui e duri della pandemia, il cielo è di nuovo plumbeo sul nostro Continente a causa del conflitto in Ucraina”, afferma Mons. Russo evidenziando che “le conseguenze, anche umanitarie, pongono nuove sfide per l’Italia”. “A queste, anche con le risorse dell’8xmille, la Chiesa che è in Italia – assicura – è pronta a rispondere con generosità e impegno, nello stile di ascolto e di accoglienza del Cammino sinodale”. “Abbiamo imparato, in questi ultimi tempi, che ci si salva solo insieme. Per questo – conclude – una firma non è semplicemente una firma. È di più, molto di più. E ci aiuta ad andare lontano, insieme”.