Benedetta Capelli – Città del Vaticano
“Un compito affascinante e, al tempo stesso, ricco di responsabilità nel cuore della Chiesa universale”. Papa Francesco, ricevendo la Guardia Svizzera Pontificia e le nuove reclute che oggi pomeriggio giureranno in Vaticano, ne tratteggia le caratteristiche mettendo in luce l’importanza della vita spirituale, “che permette di scoprire il progetto di Dio” su ciascuno, e anche comunitaria.
Vi esorto a coltivare i rapporti reciproci, sia nell’adempimento degli incarichi a voi affidati, sia nel tempo libero, perché siano nello stile di fratelli che si professano cristiani. Un dialogo sincero e fraterno a volte può essere faticoso e, può essere impegnativo pure, ma è importante per sviluppare la personalità.
Una mansione ecclesiale
Francesco ricorda che i luoghi in cui le reclute saranno chiamate a svolgere il loro servizio sono “carichi di una storia segnata dall’abnegazione eroica di tanti servitori della Sede Apostolica, tra cui non pochi svizzeri”. Sottolinea l’impegno generoso profuso negli anni, fino al sacrificio della vita per adempiere al compito importante di garantire la sicurezza del Papa e della sua residenza:
Care reclute, avete scelto di dedicarvi a una mansione squisitamente ecclesiale; vi esorto a viverla come una testimonianza cristiana e comunitaria. La vostra attività, infatti, non viene svolta individualmente, ma come comunità: non per nulla vi chiamate “Corpo” della Guardia Svizzera.
Il servizio alla Chiesa
“Comunità” è la parola chiave che il Francesco ripete e che indica come via da perseguire per crescere anche come persone e come cristiani, approfittando della permanenza a Roma:
Vivere il servizio in senso comunitario è anche una sfida, perché si tratta di amalgamare individui con personalità, temperamenti e sensibilità differenti, che si trovano a percorrere un tratto di strada insieme. Tuttavia, l’ideale di servire la Chiesa, nella persona del Successore di Pietro, rappresenta una forza che coinvolge e aiuta ad affrontare gli inevitabili momenti di difficoltà.
Fieri della presenza delle Guardie Svizzere
Infine, affidandoli alla protezione dei patroni San Martino e San Sebastiano, e del protettore della Confederazione Elvetica San Nicola da Flüe, il Papa esprime così la sua gratitudine:
Colgo l’occasione per ringraziare l’intero Corpo della Guardia Svizzera Pontificia per la puntuale e preziosa collaborazione di ogni giorno, di cui sono diretto testimone. La Santa Sede conta su di voi! La Città del Vaticano è fiera della vostra presenza nel suo territorio!
In conclusione, un pensiero per Silvan Wolf, una giovane Guardia Svizzera scomparsa recentemente:
Adesso, io vorrei fermarmi in un momento di dolore e tristezza. E vorrei che sia presente qui il vostro collega Silvan Wolf. Purtroppo è mancato, un bravo ragazzo, con gioia, allegro. Un incidente lo ha strappato da noi. In silenzio, ricordiamo Silvan e preghiamo per lui.