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Papa Francesco ha istituito con un Chirografo la Domus Vaticanae, Istituzione collegata con la Santa Sede, erigendola in persona giuridica canonica pubblica, con sede nello Stato della Città del Vaticano. In essa, considerata la nuova situazione maturata nel tempo – si spiega nel testo – confluiranno quattro Fondazioni: Domus Sanctae Marthae, Domus Romana Sacerdotalis, Domus Internationalis Paulus VI e Casa San Benedetto, che sono da considerarsi soppresse e il cui patrimonio sarà devoluto all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
La nuova Istituzione – afferma il Papa – continuerà a perseguire le finalità di accoglienza delle precedenti Fondazioni, “compatibilmente con quanto stabilito al n. 43 della Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, che riserva l’edificio della Domus Sanctae Marthae, durante il Conclave per l’elezione del Sommo Pontefice, ad esclusivo uso dei Cardinali elettori”.
Le prime tre Fondazioni, Domus Sanctae Marthae, Domus Romana Sacerdotalis e Domus Internationalis Paulus VI, erano destinate ad offrire ospitalità, in spirito di fraternità sacerdotale, agli ecclesiastici che prestano servizio presso la Curia Romana, ai cardinali, ai vescovi, al personale diplomatico della Santa Sede, nonché ai sacerdoti che giungono a Roma per incontrare il Papa o per partecipare ad eventi vaticani. La Fondazione Casa San Benedetto era stata creata per offrire un’adeguata residenza al personale in pensione che ha servito la Santa Sede nelle Rappresentanze Pontificie.
Domus Vaticanae sarà retta dall’annesso Statuto che il Papa ha contemporaneamente approvato. In relazione alle peculiarità dei rapporti di lavoro del personale, che passerà dalle quattro precedenti Fondazioni alla nuova Istituzione e che si incorporerà tra il personale della Curia Romana, il Papa ha delegato il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ad approvare il Regolamento di Domus Vaticanae.