Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Dopo il coprifuoco notturno, questa mattina a Odessa, la città portuale sul Mar Nero nel sud dell’Ucraina, è scattato ancora l’allarme anti-aereo. Deserte le strade quando alle 6.30 le sirene hanno annunciato il pericolo di nuovi attacchi russi. Ieri diversi cittadini hanno continuato a fortificare le spiagge con sacchi di sabbia e trincee per proteggersi dalla prevista incursione. Bombardata nella notte Ochtyrka nella regione di Sumy: i razzi hanno colpito un’area densamente popolata, sono state distrutte abitazioni e diverse persone sono morte, ha comunicato il sindaco.
Concordati nuovi corridoi umanitari
Sul fiume Desna le forze russe hanno distrutto un ponte chiave che consentiva di collegare Kiev a Chernihiv ed era fondamentale per portare aiuti umanitari alla capitale ed evacuare i civili. Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha detto che per oggi sono stati concordati 7 corridoi umanitari chiarendo che non è stato previsto alcun passaggio sicuro da Mariupol. “Chi vuole lasciare la città assediata – ha spiegato – deve andare nella vicina Berdyansk visto che da giorni la Russia non sta permettendo la creazione di un corridoio sicuro da o verso il centro della città portuale”.
A Kiev, uccisa dai bombardamenti, una giornalista russa
Ed è in fiamme proprio il porto di Berdyansk, a nord-ovest di Mariupol, mentre è stato occupato un magazzino di armi missilistiche e artiglieria. E incendi, ora domati, erano divampati in una zona boschiva vicina alla centrale di Chernobyl, ma non sono stati registrati problemi. Nella regione di Kiev, l’esercito ucraino ha distrutto mezzi russi con il fuoco dell’artiglieria, mentre fonti locali riferiscono che dall’inizio del conflitto sono morti 128 bambini. A perdere la vita ieri nella capitale, anche la giornalista russa Oksana Baulina – trasferitasi in Ucraina per raccontare la guerra – che stava filmando la distruzione provocata dal lancio di razzi in un centro commerciale. Con lei, sono 6 i giornalisti rimasti uccisi fino ad ora.
Oggi il vertice della Nato a Bruxelles
Parlando ai deputati francesi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che “questa è una guerra contro la libertà, l’eguaglianza e la fraternità”, quindi ha ringraziato il capo dello Stato Emmanuel Macron per “gli sforzi diplomatici” e ha chiesto alle imprese francesi di lasciare la Russia. Il presidente ucraino ha anche esortato i cittadini di tutto il mondo a scendere in piazza, oggi, per protestare contro l’invasione russa. Nel frattempo, cresce la tensione in sede Onu, dove il Consiglio di Sicurezza ha bocciato una risoluzione della Russia sulla situazione umanitaria in Ucraina. Unico voto a favore quello della Cina. Tutti gli altri 13 membri si sono astenuti. Ieri sera il presidente americano Joe Biden è atterrato a Bruxelles per prendere parte, oggi, al vertice Nato: i leader dei 26 Paesi si confronteranno su “come rafforzare il fianco orientale dell’Alleanza”. Sempre a Bruxelles, sono attesi oggi anche gli incontri del G7 e del Consiglio europeo.
Tensioni tra Mosca e l’Occidente
Intanto, lo scontro diplomatico tra Mosca e l’Occidente è a livelli altissimi. Il Cremlino ha annunciato che le forniture di gas potranno essere pagate soltanto in rubli e non più in euro o in dollari. La Germania ha bollato la decisione come “violazione del contratto”. Il ministero degli Esteri russo ha infine consegnato all’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca un elenco di diplomatici americani che saranno espulsi dal Paese, mentre la Gran Bretagna ha deciso di aiutare l’esercito ucraino consegnando 6mila missili e 30 milioni di euro.