Luca Collodi – Città del Vaticano
L’Associazione Rondine Cittadella della Pace nasce in piena Guerra fredda, quando il mondo era diviso in blocchi dal Muro di Berlino e i missili con le testate nucleari dell’Alleanza Atlantica e del Patto di Varsavia erano reciprocamente puntati. In piena crisi russo-ucraina, oggi migliaia di giovani si sono messi in cammino per la pace da Arezzo al borgo di Rondine, Cittadella della Pace. Una giornata conclusa con la testimonianza di ragazzi provenienti dalle zone di guerra in dialogo con gli studenti delle scuole della Provincia di Arezzo. Tra le testimonianze, il collegamento con Liliana Segre e l’attrice ucraina Anna Safronick.
La guerra
Da 25 anni, sottolinea Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace a Radio Vaticana-Vatican News, cerchiamo giovani che siano disposti a disarmarsi, prima di tutto disarmarsi l’uno davanti all’altro culturalmente, psicologicamente, moralmente e buttare il cuore oltre i momenti dei disastrosi conflitti armati, perché, quando le guerre finiscono, c’è poi da ricostruire i danni immensi che hanno causato. Quindi Rondine accoglie giovani, futuri leader, che, si spera, con questa formazione, molto audace, impegnativa, possano cominciare a far cambiare il segno della politica globale.
In cammino per la pace
“Siamo in marcia da Arezzo a Rondine, Cittadella della Pace. Dalla città di Arezzo – afferma Vaccari – sono 12 km che circa 6mila giovani hanno fatto oggi, sabato 19 marzo, con una grande gioia insieme ad un misto di dolore, di angoscia per le ferite di questa nuova guerra. Ma anche con il senso della speranza, per cui uniti possiamo fare molto di più di quello che crediamo. Questi giovani – continua – sono arrivati alla Cittadella della Pace, borgo vicino ad Arezzo, nel luogo dove Liliana Segre, il 9 ottobre 2020, ha consegnato definitivamente la sua memoria, chiedendo ai giovani di non essere indifferenti. Questo gesto, questa marcia, questa giornata di dialogo nei prati e nel borgo di Rondine è la risposta a Liliana Segre, che ci ha anche rinnovato la sua stima con il collegamento durante la marcia”.
L’educazione dei giovani
Vaccari afferma poi l’esistenza della forte vicinanza di Rondine ai processi di formazione e di educazione. “Chiediamo e abbiamo chiesto – sottolinea il fondatore di Rondine Cittadella della Pace – anche durante questa marcia che la scuola deve educare alla pace in modo permanente. Non può svegliarsi nei momenti della crisi. Deve risvegliare il come educare alla pace come processo quotidiano. Noi lo stiamo facendo già in molte scuole italiane che stanno introducendo il metodo Rondine per la trasformazione dei conflitti. Un grande segno di speranza”.
Rondine ai governi
Infine il presidnete Vaccari chiede di fermare subito, immediatamente, le armi e di riprendere le vie dei negoziati, dando parola ai giovani. Ma non si può dare loro voce in modo intermittente, la si deve dare in questi contesti di crisi, perché si deve fermare immediatamente il veleno che separa. In questi giorni di guerra vediamo, da una parte e dall’altra, che nasce l’odio, si costruisce il nemico. Un veleno terribile, come le bombe lasciate inesplose dalle guerre. Ci vorranno decine di anni per decostruire il nemico.