Antonella Palermo – Città del Vaticano
La Cina ha segnalato ieri un totale di 3.393 nuovi casi di Covid-19, di cui 1.807 di trasmissione domestica, 131 importati e 1.455 asintomatici. Lo ha reso noto la Commissione sanitaria nazionale, riferendo la cifra più alta da febbraio 2020, nel pieno della crisi di Wuhan, il capoluogo dell’Hubei finito in lockdown dove è stato rilevato per la prima volta il coronavirus su scala globale.
Straordinaria ondata Omicron nonostante le restrizioni
Si tratta di un’ondata straordinaria di contagi a livello nazionale malgrado la ‘tolleranza zero’, con oltre 40 focolai, dovuti alla variante Omicron, che ha visto le autorità chiudere le scuole di Shanghai e bloccare diverse città del nordest. La città di Jilin è stata parzialmente bloccata, con centinaia di quartieri sigillati, secondo quanto riferito dai media locali. Qui i residenti hanno completato sei cicli di test di massa, secondo i funzionari sanitari locali, ma la città ha segnalato oltre 500 casi Omicron, mentre la vicina città di Changchun, una base industriale di nove milioni di persone, è in lockdown da venerdì. Il sindaco di Jilin e il capo della commissione sanitaria di Changchun sono stati rimossi dai loro incarichi. La città di Hunchun, al confine con Russia e Corea del Nord, è stata sottoposta a lockdown il primo marzo e tre ospedali sono stati costruiti d’urgenza, operativi per la cura di pazienti affetti da Covid-19, riferisce l’agenzia Xinhua.
Le vittime nel mondo: il triplo rispetto alle stime ufficiali
Intanto, la cifra ufficiale delle vittime da Coronavirus nel mondo tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021 è di 5,94 milioni sebbene vari studi abbiamo rilevato una significativa sottostima. Secondo un contributo scientifico pubblicato sulla rivista The Lancet, la pandemia Covid19 ha causato più di 18 milioni di morti tra l’inizio del 2020 e la fine del 2021: una cifra tre volte maggiore. Sul fronte vaccini, il laboratorio franco-austriaco Valneva prevede di consegnare le prime dosi del suo farmaco anti Covid-19 in Europa nel secondo trimestre del 2022. Gli Stati Uniti restano il Paese dove si contano più morti (967.158), davanti a Brasile (654.945), India (515.714) e Russia (359.585). Tuttavia, in termini di popolazione, i Paesi in cui l’epidemia ha inciso di più sono Perù (641 morti per 100.000 abitanti), Bulgaria (518) e Bosnia-Erzegovina (476).