Benedetta Capelli – Città del Vaticano
L’immagine di Cristo in croce tocca il cuore. Papa Francesco l’accompagna su Twitter con parole forti presenti già nell’enciclica Fratelli tutti, il documento che vede nella fratellanza la chiave per vivere in pace. Parole che non lasciano indifferenti in questi giorni di violenza e morte.
Il tweet sull’account @Pontifex è accompagnato dagli hashtag #PreghiamoInsieme e #Ucraina. Proprio la preghiera è quello che ha chiesto con intensità il Papa convocando per il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una giornata di digiuno e preghiera per la pace.
Fare tutto il possibile per la pace
In un comunicato, il Segretariato dell’arcivescovo maggiore, con sede di Roma, ha riferito di una telefonata avvenuta ieri tra il Papa e Sua Beatitudine Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev-Halyč della Chiesa greco-cattolica ucraina. Francesco ha chiesto informazioni sulla situazione a Kiev e in Ucraina in generale e ha espresso la volontà di fare tutto quello che è nelle sue possibilità. Nel colloquio ha domandato della situazione dei vescovi e dei sacerdoti nei territori più colpiti dall’operazione militare russa. Il Papa ha ringraziato poi la Chiesa greco-cattolica ucraina per la sua vicinanza al popolo, per la sua scelta di stare accanto e per aver messo a disposizione i sotterranei della cattedrale di Kiev che sono diventati un vero e proprio rifugio. Infine ha assicurato la sua preghiera ed ha impartito la benedizione al popolo ucraino sofferente.
Ieri mattina Francesco aveva voluto manifestare, in un colloquio di 30 minuti, la sua preoccupazione per la guerra in Ucraina recandosi personalmente nella sede dell’Ambasciata della Federazione russa presso la Santa Sede, guidata dall’ambasciatore Alexander Avdeev.