L’Olocausto: Pio XII sapeva e operò per salvare gli ebrei. Nuove prove storiche

Vatican News

Mario Galgano – Città del Vaticano 

Il capo archivista del Bundestag, lo storico tedesco Michael Feldkamp, si occupa da parecchi anni della ricerca su Papa Pio XII. Feldkamp che ha firmato pubblicazioni su diversi argomenti tra cui la nunziatura di Colonia e la diplomazia papale, così come articoli sul rapporto tra la Chiesa cattolica e il nazionalsocialismo, ha dedicato la sua opera del 2000 a  “Pio XII e la Germania”. In questo suo lavoro lo storico mirava a portare il complesso stato della ricerca sul Pontefice al tempo dell’Olocausto ad un pubblico più ampio ed era anche intesa come una risposta al libro di John Cornwell Pio XII – “The Pope Who Remained Silent”.

I silenzi complici di Pio XII: è anche a questo che rispondono le novità emerse dai documenti cui Feldkamp si è dedicato negli archivi vaticani nei quali collabora con l’archivista Johannes Icks. Papa Pio XII. (1939-58) salvò personalmente almeno 15.000 ebrei e seppe da subito dell’Olocausto. Secondo Feldkamp, Papa Pacelli inviò un rapporto sull’Olocausto agli americani poco dopo la Conferenza di Wannsee, ma gli americani non gli credettero, da qui tanti aspetti sconosciuti al grande pubblico:

Dottor Feldkamp, lei è stato nei giorni scorsi negli archivi vaticani e ha visto alcuni documenti finora sconosciuti su Pio XII ed Eugenio Pacelli. Cosa pensa che ci sia di nuovo nella ricerca su Pio XII che il grande pubblico non conosce ancora?

Innanzitutto c’è da sottolineare che noi in Germania non siamo gli unici a fare ricerche su Pio XII. Non ci sono solo storici in questo campo, ma anche giornalisti – di cui abbiamo bisogno anche come moltiplicatori. Ciò che è nuovo ora, anche se noi lo abbiamo sempre saputo, è che Pio XII sapeva dell’Olocausto da subito. Per quanto riguarda lo sterminio sistematico degli ebrei europei,papa Pacelli inviò un messaggio al presidente americano Roosevelt nel marzo 1942 – due mesi dopo la conferenza di Wannsee. In esso lo avvertiva che qualcosa stava accadendo in Europa nelle zone di guerra. Questi messaggi non erano considerati credibili dagli americani. Oggi sappiamo (…) che Pio XII si occupava della persecuzione degli ebrei quasi quotidianamente. Gli erano stati presentati tutti i rapporti e aveva creato un proprio ufficio all’interno della Seconda Sezione della Segreteria di Stato, dove il personale doveva occuparsi esclusivamente di tali questioni. C’era monsignor Domenico Tardini – che poi divenne un importante cardinale al Concilio Vaticano II – e c’era monsignor Dell’Acqua, anche lui più tardi cardinale. È anche considerato uno dei principali autori della Costituzione del Concilio Vaticano II sulla riconciliazione con gli ebrei la 

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