Paolo Ondarza – Città del Vaticano
Solidarietà, qualità del lavoro, legami intergenerazionali, tutela della Casa Comune. Questi i punti al centro del discorso rivolto dal Papa ad una delegazione dei membri dell’Associazione Italiana dei Chimici del Cuoio, ricevuta oggi in Vaticano. Constando le difficoltà nel mondo del lavoro, aggravate da due anni di pandemia, Francesco ha esortato a tenere alta la guardia su giustizia e sicurezza:
La crisi può essere affrontata come un’opportunità per crescere insieme nella solidarietà e nella qualità del lavoro. L’esempio e l’intercessione di San Giuseppe vi aiutino a non cedere allo scoraggiamento, a valorizzare con creatività i vostri talenti e la vostra grande esperienza per andare avanti e aprire vie nuove.
Saggezza ed entusiasmo
Punto di riferimento per tutti gli operatori del mondo della pelle, l’Associazione Italiana dei Chimici del Cuoio raduna tecnici, laureati o diplomati, addetti alle industrie della concia, dei coloranti e di tutte le aziende di un settore molto specifico nel quale le conoscenze scientifiche e tecniche sono applicate ad un’antica tradizione:
Siete una categoria di lavoratori molto specifica, che nel grande “poliedro” della società globale offre un contributo originale e caratteristico. È molto importante far incontrare la saggezza degli anziani e l’entusiasmo dei giovani: immagino i giovani che si appassionano a un settore originale come il vostro, e hanno bisogno di trovare “vecchi del mestiere”, che hanno tanto da insegnare, e non solo sul piano tecnico, ma anche su quello umano.
Responsabilità ecologica
Ricordando gli anni giovanili e lo studio presso un istituto tecnico di indirizzo chimico in Argentina, il Papa si è detto vicino alla categoria dei lavoratori ricevuti in udienza. Infine, riflettendo sull’impatto ambientale di attività che utilizzano sostanze chimiche per il trattamento dei materiali destinati ad oggetto di uso quotidiano, non ha mancato di richiamare l’attenzione sulla cura della casa comune:
È molto prezioso il fare associazione, perché si mettono in comune le conoscenze, le esperienze, come pure gli aggiornamenti giuridici e tecnici; e così ci si aiuta a crescere insieme in uno stile di responsabilità sociale ed ecologica. Questo è molto importante!
La Sezione Italiana della Società Internazionale dei Chimici del Cuoio, con 470 soci, nasce nel 1904. Promuovere la cultura scientifica del mondo della pelle è tra i primi obbiettivi di questa realtà impegnata anche a creare contatti tra addetti del mondo della concia e a supportare attivamente la formazione scolastica con borse di studio nei principali distretti conciari italiani. In Italia sono quattro i distretti in cui si lavorano le pelli: veneto, toscano, campano e lombardo – piemontese.