Isabella Piro – Città del Vaticano
Uno strumento di consapevolezza per una scultura dedicata agli inconsapevoli: vuole essere questo il codice QR che da oggi, 29 settembre, campeggia all’interno di una piccola targa posta sull’opera “Angels Unawares – Angeli inconsapevoli”. Collocata due anni fa in Piazza San Pietro, la scultura è stata realizzata dall’artista canadese Timothy P. Schmalz e raffigura, a grandezza naturale, una folla eterogenea di migranti e rifugiati. Al loro centro, spiccano le ali di un angelo, che suggeriscono la presenza del sacro. La scultura è ispirata a un passo biblico: “Non dimenticate l’ospitalità, perché per essa alcuni, senza saperlo, ospitavano angeli” (Ebrei 13,2). Il QR code che vi è stato aggiunto permette di accedere ad un apposito sito web disponibile in diverse lingue: spagnolo, inglese, francese, portoghese e tedesco. Qui, i visitatori potranno approfondire la storia della scultura e, allo stesso tempo, conoscere meglio la realtà dei migranti e dei rifugiati, attraverso il magistero di Papa Francesco.
Ricordare a tutti la sfida dell’accoglienza
Inaugurata dal Pontefice il 29 settembre 2019, in occasione della 105.ma Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, la scultura è stata realizzata in bronzo e argilla e si pone l’obiettivo – ha detto Francesco due anni fa – di “ricordare a tutti la sfida evangelica dell’accoglienza”. “Abbiamo deciso di unire l’informazione culturale e gli insegnamenti della Chiesa negli ultimi anni, per aiutare i visitatori a passare dall’essere turisti a pellegrini in Vaticano”, afferma il cardinale Michael Czerny, sottosegretario della Sezione Migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. “Con questo nuovo strumento – sottolinea il porporato, che due anni fa ha suggerito la realizzazione dell’opera – si intende promuovere una lettura complementare della scultura, che aiuti a formare e prendere coscienza della realtà che essa esprime artisticamente”.
La preghiera per tutti i migranti
Proprio oggi,