Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Sarà un centro per i poveri, offrirà attività caritative e sociali – in particolare a favore dell’infanzia e della maternità – ispirandosi ai valori evangelici e promuoverà i tradizionali principi di vita di un monastero, con una certa forma di vita comunitaria e il lavoro della terra nello spirito della Laudato si’. La comunità delle visitandine di Kraainem, in Belgio, chiude i battenti ma lascia spazio a una nuova realtà. Tenendo conto delle raccomandazioni della Santa Sede, le religiose del Monastero di Kraainem, dopo due anni di riflessione insieme ai responsabili dell’Ordine della Visitazione in Francia e quelli per la Vita Consacrata dell’arcidiocesi di Mechelen-Bruxelles, hanno deciso di lasciare la loro casa e di affidarla, riferisce un comunicato del Vicariato per la Vita Consacrata dell’arcidiocesi di Mechelen-Bruxelles, alla famiglia Querton-Lhoest, attiva in vari settori caritativi e sui media cattolici.
Le nuove destinazioni delle monache di Kraainem
Le monache hanno dovuto fare i conti con le debolezze dovute all’età e alla salute e con il loro esiguo numero, a fronte di una vasta proprietà dai notevoli costi di manutenzione. Data l’impossibilità di rivitalizzare il monastero, non potendo organizzare la formazione e non essendo possibile assicurare la gestione e l’amministrazione, le visitandine hanno inoltrato alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica richiesta di chiusura del monastero. Le religiose della comunità hanno scelto di essere annesse ai monasteri della Visitazione di Annecy, Thonon-les-Bains, Moulins, Paray-le-Monial e Scy-Chazelles, in 4 saranno accolte nella Residenza Nazareth a Uccle mentre vive già nella Casa delle Piccole Sorelle dei Poveri a Bruxelles. Il ricavato della vendita della proprietà sarà distribuito equamente tra i monasteri nei quali risiederanno le suore della comunità di Kraainem e la Federazione Francia-Nord della Visitazione.