Benedetta Capelli – Città del Vaticano
La Corsa di Miguel non si arresta, prosegue sulle ali della fratellanza, dell’amicizia e della solidarietà. E’ stata prolungata fino al 31 gennaio l’iniziativa dedicata a Miguel Sánchez, il poeta maratoneta argentino desaparecido nel 1978. Quest’anno la pandemia ha ridisegnato i piani e così Athletica Vaticana e Fiamme Gialle si sono lasciate ispirare dall’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, è quest’ultima a dare il nome al percorso podistico tracciato lungo le mura vaticane con partenza e arrivo in Piazza San Pietro. Tre giri, in totale 10 km che sono quelli che si percorrono in altri 100 percorsi in tutta Italia.
Un giro per toccare anche i centri della carità
Nella corsa che inizia a San Pietro si toccano punti importanti della vita vaticana; dall’ingresso dei Musei all’ingresso del Perugino dove c’è la sede del Dispensario pediatrico di Santa Marta. Poi l’Aula Paolo VI e anche la Casa Dono di Maria che, nel 1988, Giovanni Paolo II volle affidare a madre Teresa di Calcutta per accogliere le persone più emarginate. Per partecipare basta inscriversi sul sito (www.corsadimiguel.it). Il regolamento prevede 10km “ma si può andare a correre – ha spiegato a Vatican News Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana – in assoluta libertà, senza guardare al chilometraggio o al tempo. Altra idea potrebbe essere correre pregando, tenendo in mano la coroncina del rosario e non il cronometro. Un bel modo di vivere lo sport non fine a se stesso”. La manifestazione non competitiva “stra-antirazzismo” è dedicata a Samira, un giovane somala annegata mentre, su un barcone, rincorreva il sogno olimpico.