Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Piccola e immensa nel suo messaggio di amore, di vicinanza e di cura risuonato in modo forte durante la pandemia che ha segnato questi due anni. E’ la Madonna di Loreto che, a conclusione del Giubileo Lauretano concesso dal Papa nel centenario della proclamazione a Patrona universale di tutti gli aeronauti, conclude domani il “Peregrinatio Mariae”. Con una cerimonia presso l‘aeroporto “Raffaello Sanzio” di Ancona Falconara, rientreranno le due effigi che hanno toccato gli aeroporti civili d’Italia e del mondo. Alle 12, verrà benedetta una statua della Madonna di Loreto che resterà esposta nello scalo.
La Madonna che prende il volo
Il Giubileo è durato quasi due anni – dal 8 dicembre 2019 al 10 dicembre 2021- è stata un’occasione, sottolinea monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto, per scoprire nonostante la pandemia la grande devozione alla Beata Vergine di Loreto “da parte degli uomini e delle donne dell’Aeronautica civile e militare”. “La Madonna anche tramite questa grande Peregrinatio ha risvegliato una grande Fede e possiamo interpretare, anche in questi eventi, quasi un messaggio: la Madonna, il Signore, la grazia di Dio si fa strada da sola”. Monsignor Dal Cin sottolinea che bisogna mettere tutto l’impegno possibile per favorire e promuovere l’incontro con la grazia di Dio ma poi è “la Madonna stessa che raggiunge il cuore, che prende il volo, andando al di là di tutti gli ostacoli”.
L’abbraccio del popolo di Dio
L’arcivescovo racconta che è stata grande la devozione tanto che è stato necessario uscire dalle basi militari o dagli aeroporti “per andare nelle cattedrali dove gli anziani, i giovani e gli adulti, i bambini, gli ammalati attendevano l’incontro con un’immagine che richiama la presenza di Maria. Maria che è stata presente lo è ancora in questo momento difficile non si abbandona e soprattutto ci porta Gesù”. Per monsignor Dal Cin la Vergine “ci invita a far salire a bordo della nostra vita il Signore Gesù”. “Questo era il messaggio del Giubileo e questo si è realizzato in tanti modi, da ogni parte del mondo: da Buenos Aires a New York, da Rio de Janeiro fino a noi e ai giorni nostri, quando queste statue rientreranno da questo grande pellegrinaggio”.
Un Giubileo storico
“Questo Giubileo – afferma il presule – è storico per tanti motivi”, soprattutto per il dono fatto dal Papa di prolungare di un anno l’Anno Lauretano, “dando l’opportunità a molti pellegrini di potersi unire in preghiera e in quel cammino di conversione, che è tipico della celebrazione di un Giubileo”. Molti i fedeli giunti a Loreto e altrettanti che hanno usato i social per unirsi agli eventi in programma. “Questo dice molto – sottolinea Dal Cin – della grande attesa e della grande partecipazione spirituale che è andata al di là delle aspettative”.