1600 anni fa la fondazione di Venezia, città dell’incontro

Vatican News

Michele Raviart – Città del Vaticano

Hanno suonato a festa contemporaneamente, questo pomeriggio, tutte le campane delle chiese di Venezia, dal campanile di San Marco a quello di Santa Maria della Salute, tra il Canal Grande e quello di Giudecca. L’occasione sono i 1600 anni dalla fondazione della città, attribuita convenzionalmente al 25 marzo 421, giorno dell’Annunciazione.

Un filo ininterrotto con Maria

“Venezia ha voluto legare i suoi inizi e la sua storia all’evento che fonda la fede cristiana e così la città si è unita alla Madre di Gesù, a Maria, con la quale manterrà sempre un ‘filo diretto’ ed ininterrotto”, ha ricordato questa mattina il patriarca di Venezia Francesco Moraglia nell’omelia per la Messa celebrata nella cattedrale di San Marco alla presenze della principali autorità civili e militari. Una data simbolica, più che storica, che testimonia “il grandioso progetto di una città che volle “costruire” il suo destino su fondamenta non solo umane e, quindi, transitorie ma, in qualche modo, trascendenti, tali da ispirarne lo sviluppo e la vita quotidiana”.

Il video che celebra i 1600 anni di Venezia

Città aperta all’incontro

Citando Seneca, il patriarca, ha sottolineato che “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Una frase che rispecchia l’intera storia della città veneta, “città aperta all’incontro e allo scambio culturale in cui persone, culture e fedi anche profondamente diverse fra loro si sono incontrate ed hanno condiviso cammini comuni nel rispetto delle loro identità” e città “che nasce dall’acqua e, da sempre, vive sull’acqua”. Un laboratorio, “nel pensare, con coraggio e prudenza ma in grande, le sfide del futuro: clima, ambiente, creatività artistica, rapporto sostenibile col creato, facendo tesoro delle riflessioni che Papa Francesco ci ha offerto nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti”.

Il saluto del presidente Mattarella

“Da sempre ponte tra Oriente e Occidente, luogo di incontro privilegiato tra civiltà, culture, popoli, religioni, Venezia rimane – e certamente rimarrà – simbolo di dialogo, di incontro, di conoscenza”, ha ricordato in un saluto il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. “Non una città-museo, dunque, ma una città piena di vita e dinamismo”, ha ribadito, Il “cui patrimonio inestimabile di arte e di cultura va difeso e preservato. Come vanno sostenuti e rilanciati anche la sua peculiare vivacità, la sua economia, il suo essere, insieme, comunità locale forte e coesa e punto di riferimento internazionale”.

Le altre iniziative 

Non una città-museo, dunque, ma una città piena di vita e dinamismo.Tra le iniziative istituzionali un documentario e un concerto con l’orchestra e il coro del teatro La Fenice che eseguirà i brani di Giuseppe Verdi per le opere rappresentate nello storico teatro della città. Emessi anche un francobollo celebrativo dal ministero dello Sviluppo economico italiano che riproduce la xilografia “Veduta di Venezia a volo d’uccello” di Iacopo de’ Barbar del 1500.