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Cento anni. E’ il significativo traguardo raggiunto dalla Rivista San Francesco. Per celebrare questo anniversario, ogni mese si svolgerà un evento in dialogo in una piazza diversa d’Italia, partendo da Assisi dove il Santo si spogliò dei propri beni. Il primo evento, promosso dalla Rivista e dai frati del Sacro Convento, si è tenuto ieri in diretta streaming sul sito sanfrancesco.org: un dialogo dal titolo “Parole Povere” tra il Vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, la direttrice di Rai Giornale Radio e Radio Uno, Simona Sala, il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI), Beppe Giulietti, e il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato con la moderazione di Alessio Antonielli.
L’incontro si è aperto con il saluto del Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni. “Ci troviamo – ha osservato – nella Sala della Spogliazione, che ricorda il momento in cui Francesco, davanti a suo padre, al vescovo e ai cittadini, si spogliò degli abiti”. “Francesco – ha detto – sceglie questo perché glielo insegna il Signore, dal Vangelo, perché capisce che chi perde la vita a causa del Signore, poi la ritrova”. Parole a cui si è ricollegato il vescovo di Assisi. “Quello di Francesco – è stata la riflessione di mons. Sorrentino – è un lasciare tutto, ma è anche una capacità di abbraccio. Francesco che si spoglia di sé è un Francesco che tende le braccia”. Dal canto suo, Beppe Giulietti ha ricordato l’impegno di FNSI e Sacro Convento con la Carta di Assisi, ma anche padre Nicola Giandomenico, “ispiratore della Carta Francescana, dedicata ai giornalisti”. Quindi ha ringraziato Papa Francesco per il Messaggio sulle Comunicazioni Sociali. “Nel giorno del patrono dei giornalisti – ha affermato dal canto suo padre Enzo Fortunato – vorrei ricordare un principio: ‘Vieni e vedi’. Bisogna fare un’informazione veritiera, non guidata da odio e ideologie ma guidata dalla verità”.
“Sulle orme di Francesco – ha sottolineato inoltre padre Enzo Fortunato – sulla pluralità di linguaggi e sull’esaltazione di ogni mezzo tecnologico come ‘dono’ abbiamo deciso di adottare a piene mani ogni strumento di comunicazione, come mezzo diretto, immediato, interattivo e partecipativo”. Per il direttore della Rivista San Francesco, “il mondo cibernetico come elemento divulgativo e di incontro non nasce dalla tecnologia stessa, ma semplicemente è la potenza tecnica che permette di realizzare il sogno di un umanesimo francescano. Una tecnologia adoperata per creare nuovi contenuti e nuovi valori al servizio dell’uomo”.
Ogni mese, informa la Sala Stampa della Basilica San Francesco di Assisi, si terrà un collegamento virtuale – in presenza quando terminerà l’emergenza Covid – con una delle “piazze” che ha visto il passaggio del Santo: Alessandria, Alviano, Ancona, Ascoli Piceno, Assisi, Bologna, Foligno, Gubbio, Perugia, Roma, Santa Maria degli Angeli e Trevi. Un modo, nelle intenzioni dei promotori, per testimoniare e comunicare il francescanesimo e il messaggio del Poverello di Assisi in cammino con Papa Francesco che invita la Chiesa ad essere ospedale da campo, in uscita e prossima all’altro.