Dicastero per le Chiese Orientali, Ciampanelli nuovo sotto-segretario

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Dal 2009 nella diplomazia vaticana, ha prestato servizio nelle Nunziature in Georgia, Armenia, Azerbaigian e Bielorussia. Attualmente ricopriva l’incarico di consigliere di Nunziatura in servizio presso la Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. Durante l’influenza dei mesi scorsi, il Papa si era affidato a lui per la lettura dei discorsi

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Monsignor Filippo Ciampanelli è stato nominato oggi dal Papa nuovo sotto-segretario del Dicastero per le Chiese Orientali. Finora Consigliere di Nunziatura in servizio presso la Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, dopo una quindicina di anni nel servizio diplomatico della Santa Sede, era divenuto noto al grande pubblico nei mesi scorsi perché in diverse occasioni il Papa, a causa dell’influenza e del conseguente affaticamento, aveva affidato a lui la lettura dei suoi discorsi.

Il servizio nella diplomazia vaticana

Nato il 30 luglio 1978 a Novara (Italia), ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 21 giugno 2003, incardinandosi nella Diocesi di Novara. Ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Il 1° luglio 2009, dopo aver frequentato i corsi della Pontificia Accademia Ecclesiastica, è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede. Ha prestato la sua opera nelle Rappresentanze Pontificie in Georgia, Armenia, Azerbaigian e in Bielorussia. Dal 2015 è in servizio presso la Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.

Nuovo incarico

Nel Dicastero che si occupa di favorire la crescita, salvaguardare i diritti e il patrimonio liturgico e spirituale delle Chiese cattoliche di rito orientale, monsignor Ciampanelli assume quindi il ruolo che per quattro anni è stato rivestito da don Flavio Pace, che nel febbraio scorso il Papa ha nominato nuovo segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, conferendogli il titolo di arcivescovo, la cui ordinazione episcopale avverà il 4 maggio prossimo nel Duomo di Milano.